Ieri mi chiama una gentile signorina che lavora per una rinomata rivista satirica di destra.
“Lei è da sempre un nostro simpatizzante- esordisce con voce calda e suadente- è ancora a destra vero”?
Inizialmente penso che si tratti di uno scherzo e sono in procinto di chiudere la telefonata ma poi, non so se più per semplice curiosità o gioco, decido di andare fino in fondo :” Guardi , che da quando ho il diritto al voto, ahimè parliamo di circa 25 anni fa, non sono mai stato e non ho mai votato a destra”.
Dopo circa 20 secondi di assoluto silenzio la signorina incalza:”“Ah si , non può essere. Ma è sicuro perché altrimenti non riesco proprio a capire come il suo telefono e i suoi dati siano finiti nella mia rubrica”?
“Mi dispiace ma se non lo sa lei-rispondo prontamente- non posso certamente saperlo io”.
La signorina indecisa se demordere o giocarsi il tutto per tutto perché ormai non ha più nulla da perdere , opta per la seconda soluzione:” Va beh è andata così… però ci terrei a dirle che noi facciamo satira non solo sugli uomini di sinistra ma anche di destra, non guardiamo in faccia a nessuno, siamo imparziali e il nostro direttore è figura nota e stimata in ambito nazionale. Sicuramente avrà letto qualche nostro servizio visto che la nostra rivista è da sempre radicata nella cultura italiana . Se non ha nulla in contrario , potrei inviarle una copia della nostra rivista alla sua mail miraucci, da uno sguardo , ci risentiamo e poi decide se abbonarsi o meno”
“ Signorina- ribatto con voce dispiaciuta – mi rammarica darle questa ulteriore delusione, ma io non so nemmeno che esistesse la sua rivista, comunque non ci son problemi, solo che ho cambiato la mail e adesso le fornirò il nuovo indirizzo mail”.
“La ringrazio- risponde con aria soddisfatta- a breve le arriverà la rivista e mi farà sapere”.
Tra me e me penso di aver fatto la cosa giusta perché, in generale ed particolarmente quando si ha a che fare con la satira, bisogna sempre rispettare e confrontarsi con ogni forma e colore di pensiero ed espressione.
Dunque ho dato uno sguardo alla rivista e francamente l’ho trovata simpatica dal punto di vista grafico, ma i contenuti non mi gustano molto.
Già sto male al pensiero di recare un altro dispiacere alla cordiale signorina.