Alle prime, tenere, saporite spogne non so resistere e l’abbuffata è d’obbligo

In un paio di giorni ne ho mangiato 3 bollite e 2 fritte, un vero sgarro alla dieta e allo stomaco, ma cosa si fa a dire no soprattutto “agli  acinielli fritti  e graurignolo”?  Io,  confesso il peccato di gola: non so farne  a meno d’estate e anche d’inverno. Me gusta così tanto che mangio spogne anche quando non sono completamente mature, ed ogni anno ne faccio scorta, sgranocchio e congelo. Poche cose sono più sublimi di un piatto di mais fritto o una spogna bollita durante le serate fredde. Provare per credere. Oltre ad essere buona,  ho scoperto che “a spogna” , in quantità moderate non fa ingrassare ed è anche uno dei piatti più buoni della cultura contadina , ricco di molte proprietà benefiche, come fibre, antiossidanti , vitamine A e C, che può essere cucinato in diversi modi:

 

fritto con una spolverata di pepe. Alcuni lessano prima le spighe in acqua salata, poi tolgono i chicchi ed infine friggono. Io, una volta sgranocchiate, passo direttamente alla frittura;

bollite con sale e pepe;

al cartoccio per cui occorre lessare le pannocchie per pochi minuti. Lasciate ammorbidire il burro a temperatura ambiente, fino ad ottenere una crema morbida. Usate il burro per spennellare abbondantemente le pannocchie, adagiatele singolarmente su un quadrato di carta d’alluminio, aggiungete il prezzemolo tritato, lo scalogno affettato sottilmente, un rametto di rosmarino, sale e pepe. Chiudete il cartoccio, metteteli su una brace media per 20 minuti e servite direttamente, senza aprire i cartocci prima di arrivare a tavola. In alternativa alla brace, potete usare una griglia, tipo bistecchiera da cucina, molto calda;

alla griglia;

al vapore in una vaporiera o in alternativa, puoi usare una pentola capiente e immergervi uno scolapasta di metallo. Questa cottura lascia intatto il sapore delle pannocchie, dunque potete anche non condirlo.