Claudia Balsamo e le “Lacrime di Mirra” al PalArti di Capodrise

CAPODRISE (Caserta). Il Palazzo delle Arti torna a sfidare il tempo e lo spazio. Lo farà il 25 febbraio, alle 18, in un nuovo e struggente esperimento di teatro camera. In scena “Le lacrime di Mirra”, tratto dalle Metamorfosi di Ovidio e riadattato da Claudia Balsamo per un reading a due voci con Tiziana Tirrito. In un misto di fascino e di riprovazione, Balsamo restituirà al pubblico del Palazzo il tormento di Mirra per un sentimento tanto intenso quanto impuro: l’amore per il padre, re Cinira. Un amore sacrilego e folle, di cui lei stessa non riesce a capacitarsi, né a liberarsi. Dilaniata dalla sofferenza, tenta persino il suicidio, ma è salvata dall’anziana nutrice; la donna, pur di distoglierla dalle sue intenzioni, promette di aiutarla e le propone l’improponibile! «Quando apprende dalla nutrice che una giovane e splendida vergine spasima per lui – rivela Balsamo –, è Cinira, ignaro dell’inganno, a ordinare che Mirra sia condotta nel suo talamo. Divisa fra il rimorso e la brama, lei accetta e i due giacciono assieme per diverse notti, fino a che il re, desideroso di conoscere il volto dell’amante, accende una candela e scopre la verità. La fanciulla, gravida, è costretta ad abbandonare la sua isola per sfuggire dalle ire del padre. Allo stremo delle forze, Mirra implora gli Dei, ai quali confessa la colpa, di sottrarla sia al mondo dei vivi che a quello dei morti. Gli Dei, benevoli, la trasformano in un albero che trasuda lacrime tiepide e profumate. Quell’albero – conclude – conserva ancora il nome della vergine che non seppe resistere all’amore». Claudia Balsamo debutta a soli 17 anni in “Tre pecore viziose” di Eduardo  Scarpetta, con Gianni Ferreri; lo spettacolo contribuirà a salvare le campane di una chiesa in piazza Carlo III a Napoli. Da da allora non ha mai pensato di smettere («per salvare me stessa!», dice). La sua carriera teatrale, che l’ha portata a lavorare con registi e attori del calibro di Mario Martone, Luigi De Filippo, Mario Brancaccio, è intervallata da rare e bellissime esperienze al cinema e da una collaborazione con «quei geni» dei “The Jackal”. L’ingresso all’evento al Palazzo delle Arti è gratuito. Info: 3245583137.

 

Capodrise, 20 febbraio 2018

 

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