Colella:” A quasi 2 anni di vita dell’amministrazione comunale, siamo fermi ai nastri di partenza”

A dichiararlo è Felice Colella, candidato alle scorse elezioni amministrative nel movimento politico “Marcianise Terra di Idee”, in un intervento che pubblico qui di seguito:”É evidente che chi vince deve governare, senza se e senza ma. È una regola di democrazia da cui non si può prescindere, pena inficiarne la stessa esistenza. Altrettanto evidente, è che il governo, l’amministrazione di qualsiasi ente o azienda o città, presuppone un percorso, una visione strategica di quello che si vuol perseguire, di ciò che si ha come obiettivo finale. Parlando, segnatamente dell’amministrazione di una città, quello che, secondo me, deve avere ben presente il pubblico amministratore è ciò che si propone riconsegnare, a fino mandato, ai propri amministrati. Sicuramente, lo stato della città che si “prende” in consegna, condiziona i passi e le azioni che deve porre in atto per raggiungere lo scopo, ma proprio in questo risiede la capacità e l’abilità politica : la ricerca dei mezzi e degli strumenti idonei per raggiungere lo scopo, l’obiettivo. Naturalmente il discorso vale se l’amministratore si pone obiettivi e si pone delle mete da raggiungere. Per “amministrare “ l’esistente bastano gli impiegati comunali. Per “governare” la città, cioè guidarla al raggiungimento di mete ed obiettivi di crescita, di sviluppo e di progresso occorrono i politici, quelli veri. A quasi due anni di vita dell’amministrazione che regge le sorti della mia città, sembra che tutto ciò sia ancora ai nastri di partenza; nulla che possa portare alla definizione di un nuovo modello di città, s’intravede all’orizzonte. Non si riesce a capire verso che tipo di città ci dirigiamo, Come si intende affrontare il tema dello sviluppo economico, del progresso sociale e civile ? Quali i percorsi per farne una comunità e non belve che si azzannano tra loro ? La politica (quella vera) ci ha fatto passare da un paese prettamente agricolo (e un’agricoltura non di proprietari terrieri) ad un paese industrializzato di elevatissimo livello) La stessa politica (quella vera) , di fronte alla crisi dell’industria ci ha guidato ad uno sviluppo del terziario, anche in questo caso di livello molto elevato. E’ vero che non sempre gli amministratori sono stati capaci di raccogliere i frutti. Di certo, però, la politica (quella vera) gli alberi li aveva piantati. E, oggi ? L’industria manifatturiera continua il suo declino. Cosa si vuole fare ? Quali nuovi sbocchi si possono immaginare per dare risposte ai tanti giovani in cerca di lavoro ? Un’amministrazione illuminata dovrebbe pensarci e dovrebbe assumere iniziative. Provarci almeno. Nulla di nulla. Ciò che è stato perseguito e che si persegue è il consenso fine a se stesso, il culto della persona in maniera sfrenata, senza pudore, senza vergogna. Mentre la città soffre per i numerosi problemi irrisolti, impunemente si afferma in Consiglio Comunale “ i problemi occupazionali non sono affare mio“ Vorrei tanto che questa frase non sia stata mai pronunciata : essa offende e segna inesorabilmente la città. Allora, quali sarebbero gli affari di questa Amministrazione ? Spendere e sprecare tempo quotidianamente a dividere la città invece di governarla. Tutti o quasi hanno subito la gogna mediatica, hanno subito attacchi, accuse, offese: evito l’elencazione perché sarebbe troppo lunga. A quale scopo ? Tenere il popolo distratto, mentre nell’interporto costruiscono sotto i cavalcavia con distanze irrisorie da strade e assi di supporto, magari su terreni manco pagati ? Costruiscono cosa poi ? Strutture commerciali in aree destinate alla logistica e alla intermodalitá avulse da una programmazione preventiva e senza ricadute positive sulla città ? No, mi procura grande preoccupazione il fatto che qualcuno abbia potuto affermare che l’occupazione non è affare suo. Qua c’è gente che fa miliardi speculando sul nostro territorio in conseguenza di accordi stipulati in danno e spregio della città, qua c’è gente che spala merda sulla città tutti i giorni, e, chiariamo bene, chi lo sostiene è colpevole quanto lui, forse di più …. Buona Liberazione !!!
 
Feice Colellla