Michele:”Caro Mimmo, oggi mi piacerebbe scambiare due chiacchiere con te su un primato di Marcianise: per antonomasia è a livello provinciale la città dei club e delle associazioni, ne conta più o meno un centinaio. Prima, però, di andare al nocciolo della questione, ritengo utile ai fini del nostro ragionamento dirti alcune cose sulla mia esperienza associativa a Marcianise. Circa 15 anni della mia vita , li ho trascorsi in diverse associazioni marcianisane , prime fra tutte l’ Agorà e Unart group, dove parafrasando il mio amico Gianluca Montebuglio “ E’ stato tutto bellissimo”perché si è trattato di uno sperimento sociale riuscito : eravamo centinaia di giovani, assai diversi per età, estrazione sociale, culturale e politica ma con un unico intento: rendere più bella, viva e solidale la nostra città e il mondo . Abbiamo fatto iniziative straordinarie a livello locale ( teatro, raccolte a favore di bisognosi, della ricerca sul cancro e altre gravissime patologie , dei diritti dell’infanzia e degli animali, sagre ed eventi enogastronomici, manifestazioni culturali ed artistiche ) e anche nazionale con importanti riconoscimenti ( invio di tonnellate di viveri alle popolazioni martoriate della ex Iugoslavia, adozione di una balena lungo le coste della Norvegia ecc) , commesso errori, stretto rapporti e collaborazioni con altre associazioni ed enti, sempre e solo con l’entusiasmo di stare insieme per cambiare tutto. Tu invece hai fatto parte di qualche associazione?
Mimmo:” Si, ho anch’io un’esperienza di associazioni. Ho cominciato con l’Azione Cattolica, la FUCI ed il Circolo Universitari e sono stati anni positivi. Ricordo che nel ’69 gli universitari della FUCI fecero lezione gratuita durante l’estate agli allievi rimandati della scuola media, l’unica, mi pare, che ci fosse, la Bosco. A parte c’è stata la vita di partito e di sindacato. Durante il ‘soggiorno’ aversano ho contribuito alla nascita dell’associazione ‘Bianca D’Aponte’, quella del concorso per cantautrici, che hai seguito un anno, e di ‘Aversaturismo’. Qui a Marcianise c’è l’esperienza nella Pro Loco Marcianise ed una partecipazione alle attività di Spazio Corrosivo. Comunque , nei limiti del possibile, seguo gli eventi di altre associazioni del territorio. “
Michele: In considerazione delle nostre esperienze associative , mi sa che sono cambiate parecchie cose. E’ questione di tempi, generazioni diverse o altro? In attesa delle tue riflessioni, ti dico come la penso. Il continuo proliferare di club e associazioni a Marcianise, a mio modesto parere, sta indicare soprattutto una voglia o un’esigenza di stare insieme, di comunicare e poi i il desiderio di contribuire al progresso socio-culturale della città , visto che mancano luoghi di incontro e aggregazione quali strutture sportive, a carattere culturale, di svago ove vedersi e\o investire, coltivare ed esprimere le proprie potenzialità e attitudini. Solo ragionando in questi termini, riesco a spiegarmi perché solo un numero ridottissimo di associazioni e club mette in campo iniziative eccezionali, che sono motivo di vanto per l’intera comunità marcianisana. Il mio auspicio, dunque, è che più realtà associative decidano di mettersi in gioco e di contribuire alla crescita culturale, sociale e civile di Marcianise in un rinnovato spirito di rispetto e collaborazione. E si , caro Mimmo, ben venga la sana competizione ma la sindrome da prime donne, alcune corse in solitario e gelosie vanno definitivamente accantonate. Ed anche l’amministrazione comunale che, ad onor del vero, ha già snellito le procedure per gli eventi, deve creare più occasioni di incontro, confronto e coordinamento tra le associazioni. Ad esempio, sarebbe utile rispolverare la consulta delle associazioni, che se non erro, è stata convocata solo dall’ex assessore alla Cultura, Alberto Abbate.
Mimmo :” A Marcianise la realtà delle associazioni è ben presente. Condivido le tue considerazioni. Noto che nelle associazioni i ‘quadri’ non si rinnovino facilmente. Ho l’impressione che siano sempre gli stessi, come succede anche in altri contesti. Eppure, l’ho ripetuto in più circostanze, ci sono belle menti ed alcune le ho conosciute. C’è chi s’impegna in progetti di vivibilità urbana e lo fa costantemente con una grande tenacia, coinvolgendo una buona fetta della popolazione. Come c’è chi si sforza di far conoscere la nostra città ed in questo le scuole offrono una grande collaborazione. Molte sono le associazioni di carattere sportivo e rappresentano la città egregiamente. Ci sono anche quelli che fanno le sagre, ma questo è un altro discorso, e comunque creano occasioni di visibilità. C’è chi cura i disabili e fa un lavoro eccellente. C’è una sola associazione per i diritti delle donne, per quello che mi consta, e si muove con grande determinazione e delicatezza. E si potrebbe proseguire, citare tutti non è qui possibile. In ogni caso le associazioni costituiscono un fitto arcipelago di laboratori, che operano in molteplici direzioni e sono dislocati in luoghi diversi della città, ed i loro eventi, se si considerano solo quelli ‘consacrati’ da una tradizione, riempiono tranquillamente i dodici mesi di un anno. Ritengo opportuno che l’amministrazione comunale apposti nel bilancio una cifra considerevole per le associazioni, che hanno tutte bisogno di fondi e vanno incoraggiate eliminando per lo meno certe preoccupazioni , non solo di carattere burocratico. A ciò si aggiunga una sollecitazione per una rete più ricca di relazioni tra le associazioni stesse, che non comprometta lo specifico di ciascuna e che stimoli l’osmosi delle esperienze. Le associazioni hanno concretamente un ruolo formativo e questo va riconosciuto nei modi possibili.
Vi ringraziamo fin d’ora per l’attenzione e invitiamo tutti a sedersi accanto a noi per esprimere il proprio pensiero con toni pacati e rispettosi. Chiunque fosse interessato a intervenire, dare semplicemente un parere o un suggerimento può farlo attraverso la sezione “Ora tocca a Te !” del mio blog www.micheleraucci.it