Marcianise: oggi Giuseppe Musone detto o’ moschettiero spegne 103 candeline

Credo che non solo chi vi scrive,  ma in tanti dopo aver augurato a zio Giuseppe altri 100 anni , desidererebbero sapere da lui i segreti della longevità. Vi preannuncio che “o’  moschettiero” è persona mite, generosa, umile  e non si fa mai mancare un bicchiere di vino a tavola. Il resto scopritelo da voi, leggendo le toccanti parole dei suoi familiari:

Giuseppe Musone  fu Domenico e Mattia Grillo, è nato a Marcianise il 13 dicembre 1914; nel 1939 sposa Rosa Grillo, dalla quale ha avuto 6 figli: Mattia, Domenico, Colomba, Franca, Angelo e Immacolata. Zio Peppe, attualmente è circondato dagli affetti di 43 persone tra figli, generi, nipoti e pronipoti: di questi ultimi il più grande ha già 26 anni. Ha un fratello Angelo di anni 94 che vive a Montorfano (Como). Oggi risiede alla via Mascagni nr.10, una traversa di Viale Vittoria di Marcianise.
Giuseppe Musone consegue la licenza elementare e partecipa alla seconda guerra mondiale (1940-¬45), come conducente – mulattiere, con il compito di provvedere al vettovagliamento dei soldati in trincea. Per il valore e per il coraggio dimostrato nello svolgimento di tali mansioni è stato insignito di varie medaglie al merito. Ha partecipato anche alle operazioni belliche sulla frontiera Greco¬ – Albania, subendo nel 1943 la cattura da parte dei Tedeschi e la conseguente deportazione in Germania, dove rimase fino all’ 8.5.1945.
Il Musone dalla fine della guerra fino al suo collocamento a riposo ha lavorato come armatore ferroviario e saldatore nel settore delle Ferrovie Statali (FF.SS.), alle dipendenze della nota Impresa Ettore Giorgi da Napoli, dimostrando sempre alta professionalità e competenze ineguagliabili. Anche grazie a lui la città di Marcianise nel passato (fino agli anni 80) è salita agli onori della cronaca nazionale per essere stata tra le città più importanti del Mezzogiorno d’Italia nel fornire maestranze, dirigenza e operai di alta specializzazione per il rifacimento e manutenzione della rete delle Ferrovie Statali; in tale opera era di Marcianise la quasi totalità dei lavoratori, tra cui si distinsero particolarmente il nostro Musone, il fratello Angelo e molti altri suoi parenti, che in tale settore dimostrarono valide capacità professionali e profondo
attaccamento al dovere.
Ma chi è Giuseppe Musone? E’ un uomo che avendo ricevuto dai genitori un’educazione ai valori della tradizione, è sempre stato un cristiano credente nei fatti e un cittadino scrupoloso e attento ai suoi doveri; in lui spiccano generosità e mitezza, doti che gli sono riconosciute da tutti, in particolare dagli abitanti di Viale della Vittoria e dai parrocchiani della Chiesa di Nostra Signor di Fatima di Marcianise e dai suoi colleghi di lavoro. E questi valori Giuseppe Musone con la sua (defunta) moglie Rosa Grillo (1916-2010) ha saputo trasmetterli alla sua numerosa schiera di figli, nipoti e pronipoti. Anche dopo il collocamento a riposo zio Peppe non è rimasto inattivo perché si è dedicato con passione e amore della natura alla coltivazione del suo orticello, non trascurando di continuare a praticare anche i suoi sport preferiti, per i quali vanta anche il merito di essere stato uno dei primi soci del circolo Cacciatori nonché del circolo sportivo di Marcianise. Ha sempre condotto una vita semplice, sana e senza eccessi, dimostrandosi accorto in tutto e preferendo una cucina semplice e saporita, dove, però, non deve mai mancare l’ottimo bicchiere di vino, che ancora oggi prepara direttamente insieme ai suoi figli e nipoti.
Perciò i suoi 103 anni di vita vogliono essere per noi tutti un modello di comportamento, perché egli ci insegna che per vivere bene basta l’essenziale e che le difficoltà della vita vanno affrontate sempre con coraggio e dignità. [I familiari]