Marcianise, va per le lunghe il chiarimento tra i il sindaco e i sacerdoti sulle convenzioni

Fumata nera, ieri,  all’incontro tra Velardi e i sacerdoti della Madonna Della Libera,  del Duomo e dell’ Annunziata per discutere dell’ eventuale stipula di nuovi accordi, dal momento che il primo cittadino aveva sospeso i vecchi accordi per alcune incongruenze e anomalie. A darne notizia è lo stesso sindaco:” A proposito di riciclo, non vi ho raccontato dell’esito della riunione con tre parroci di Marcianise cui abbiamo notificato la sospensione immediata di ogni forma di accordo con il Comune in attesa di una verifica puntuale dei costi a nostro carico. Beh, erano arrabbiati: si sono lamentati del fatto che avevo annunciato l’incontro sul diario e avevo usato l’espressione che “beccano soldi”. Per carità, ho spiegato loro che forse alcune volte uso espressioni fuori dagli schemi tradizionali, ma questo fa parte del mio modo nuovo di comunicare. Per la verità chi si è rizelato molto è stato il parroco della Madonna della Libera, don Pietro Catucci, il più discolo. Si è arrabbiato perché io pretendo che la chiesa vecchia sia aperta, ma aperta per davvero. La chiesa è di proprietà del Comune e, per tenerla in ordine, noi versiamo una quota alla parrocchia. Cioè, per capirci, l’attività non è gratis. Sono rimasto colpito dalla rabbia di questo prete, gliel’ho anche detto: in genere chi indossa un abito talare deve essere morbido, accogliente, comprensivo, misericordioso. Ne conosco tanti di sacerdoti così, ovviamente anche a Marcianise. Ho un rapporto stupendo con persone come don Gianni Vella (il mio parroco), don Antonio Piccirillo, don Agostino Albano, con Ciro Marseglia, con don Ciccio Francesco Maietta, con padre Michele Santoro, e anche con don Mimì Dragone al quale abbiamo dato una grande mano per il suo progetto della sala del commiato. La discussione con i tre parroci (c’erano anche Dello Stritto Don Paolo e don @Francesco Pappadia, cioè duomo e Annunziata) è durata due ore e mezza, alla fine ero sfinito. Beh, non è che siamo arrivati ad un punto finale: speriamo di poter andare avanti con confronti singoli, per capire meglio le diverse realtà. Ma forse sarebbe meglio istituire un gruppo di lavoro, anche con un rappresentante della curia di Capua, per esaminare in modo serio la situazione. Nel frattempo, sospendiamo ogni elargizione di danaro: dobbiamo prima chiarire di che cosa stiamo parlando”.

Dal diario del sindaco