Ieri mattina, il primo pensiero è stato di comprare tutti gli ingredienti light ( salame, prosciutto crudo, provolone piccante, uova) e di incaricare mia nipote Giusy, in cambio di una mazzetta pasquale più cospicua degli altri, per la preparazione di uno squisitissimo tortano, una delle poche leccornie per cui ben volentieri corro il rischio di trasformarmi in una mongolfiera con trigliceridi e colesterolo a mille. Per carità, non disdegno neppure un assaggino di “menestra ammaretata” e di altre prelibatezze , ma solo il tortano mi procura un orgasmo gastronomico. C’ è chi
I Consiglieri comunali del PD:”E’ incomprensibile accostare le paventate frizioni col nostro partito alle minacce dei clan e definirle le ragioni delle dimissioni”
Ecco l’intervento de gruppo consiliare e del circolo del PD:”Leggiamo su “Il Mattino”, che in genere conosce bene il pensiero del Sindaco Antonello Velardi, che le dimissioni
protocollate qualche giorno fa sono anche una risposta “ferma” alle “frizioni” con il PD locale. Le dimissioni, seguite da simili affermazioni, sono incomprensibili e, francamente, ingenerose. Il Partito Democratico di Marcianise è stato il maggior promotore della candidatura di Antonello Velardi e, osiamo dire, della sua elezione a Sindaco di Marcianise. Il Sindaco ha scelto in assoluta libertà i membri della Giunta,
Marcianise, il servizio di Rai 3 sulle dimissioni del sindaco Velardi
Ecco il servizio di Geo Nocchetti nell’edizione delle 19,30 del Tgr Campania:
Velardi si dimette da sindaco di Marcianise
Qui di seguito le ragioni :”Ho appena rassegnato le dimissioni da sindaco di Marcianise.La mia decisione, sofferta, non è improvvisa ma l’effetto inevitabile del clima creatosi in città. Non è un atto di viltà, ma – mi permetto di dire – di coraggio. Il coraggio delle proprie scelte.
“Il sindaco Antonello Velardi sul piano politico, e volutamente non aggiungo amministrativo perché finora si è prodotto ben poco e quel poco è solo ordinaria amministrazione, non è mai stato credibile. Ne tantomeno lo è stato nel momento in cui ha rassegnato le dimissioni da primo cittadino. Dichiararsi dispiaciuto per “la mia Marcianise” per poi creare, attraverso l’utilizzo della carta stampata, della televisione e delle radio, nell’immaginario collettivo l’idea della “mia Marcianise” come una città che vive di pane e camorra è un’offesa per il popolo marcianisano, rappresentato