Una Pasqua di libertà e speranza per la pace

La parola Pasqua ha origine ebraica e vuol dire “passaggio”.

Inizialmente fa riferimento alla liberazione del popolo di Israele dalla schiavitù d’Egitto, successivamente ha indicato la resurrezione di Cristo.

Pasqua per chi crede, è ateo o non ha forti convinzioni religiose, rappresenta la festa della speranza, della vita che vince sulla morte, della liberazione dalla schiavitù, dall’oppressione, dalla fame, dalla guerra e dalla violenza.

A tal proposito, è a dir poco straordinario padre Enzo Bianchi, priore di Bose, quando afferma: “Festa anche per gli atei, è l’amore che vince”. Ed è proprio in questo giorno di libertà e di amore che il mio pensiero va a quanti abbiamo amato e non sono più con noi, con la speranza di riabbracciarli un giorno, e a coloro che sono prigionieri di qualcuno o qualcosa. Mi auguro che l’aria fresca e profumata della Pasqua avvolga il cuore di tutti e cessino i tuoni di guerra.

Serene festività pasquali!