Dopo il grande polverone che ha sollevato la multa di 2.500 all’associazione Majeutica per non aver gettato e differenziato i rifiuti negli appositi contenitori durante la festa del vino, il sindaco Antonello Velardi precisa: [… Ho letto di tutto, mi sono arrivati messaggi da più parti invitandomi ad avere un atteggiamento più morbido e a perdonare quella che viene ritenuta una mancanza ma incolpevole per l’associazione. Perché ora, qui, torno su quest’argomento? Perché ritengo molto prezioso il lavoro svolto da Majeutica (e da tutte le altre associazioni che operano a Marcianise) e perché ritengo di fondamentale importanza il peso e la funzione di manifestazioni come quella del vino, capace di attrarre migliaia di persone in città. Quindi, perché ritengo che ogni possibile equivoco va chiarito per rispetto di chi svolge una così importante funzione. La multa non la commina l’amministrazione: è competenza degli uffici. Mai e poi mai consentirò alla mia amministrazione di interferire nell’attività degli uffici: è ciò che è accaduto in passato e ha generato quanto è stato sotto i nostri occhi per anni, tra clientele e illegalità diffuse. Non mi sono mai permesso di chiedere ad un vigile urbano i motivi per cui sono stati contravvenzionati per il codice della strada mia moglie, il presidente del consiglio comunale, diversi assessori, il funzionario responsabile della sicurezza, un ospite importante come Tullio De Piscopo e addirittura il conducente di un mezzo comunale, lo scuolabus. Dura lex, sed lex: non siamo noi a decidere chi e perché deve prendere una multa. Nel caso specifico, gli addetti dell’azienda incarica della raccolta dei rifiuti hanno fatto una relazione all’ufficio ecologia competente, con corredo di foto, per la mancata attuazione delle norme in materia; la stessa azienda era stata compulsata dall’amministrazione comunale a mettere in essere tutti gli interventi per provvedere alla raccolta straordinaria dopo la festa e per fornire tutti i contenitori necessari per il bisogno (come è stato puntualmente fatto). Di fronte a quella segnalazione, l’ufficio ecologia ha esperito una serie di accertamenti, con controlli incrociati, raccogliendo altri dati e prove che hanno condotto all’emissione del provvedimento di censura. Provvedimento previsto per legge, da qui la multa a carico degli organizzatori. Sul piano personale ciò mi dispiace molto e non avrei mai voluto che ciò avvenisse. Sul piano pubblico, io come amministratore niente di diverso avrei potuto fare rispetto a quanto ho fatto, altrimenti non avrei rispettato né la coscienza né le leggi. Ciò non significa non essere al fianco di chi organizza eventi, anzi: abbiamo fornito tutto il supporto possibile, senza lesinare alcunché. Saremo sempre al fianco di chi organizza eventi, ma nel rispetto delle regole, senza guardare in faccia a nessuno, in un’ottica di collaborazione e di lealtà piena. E sono personalmente convinto che la trasparenza ancora una volta sarà vincente e ci aiuterà nel farci comprendere anche da chi magari in questo momento è dispiaciuto per quanto accaduto e non si aspettava di ricevere una multa…]