
Giulio Regeni, 28 anni, era un cittadino italiano e uno studente di dottorato presso l’Università di Cambridge. Stava conducendo una ricerca sui sindacati indipendenti al Cairo quando il 25 gennaio 2016 fu rapito in Egitto. Il suo corpo martoriato è stato trovato in un fosso alla periferia del Cairo il 3 febbraio 2016 con evidenti segni di tortura. Da 32 mesi tanti cittadini italiani hanno voluto dimostrare il loro sostegno e la loro vicinanza alla famiglia Regeni, la quale ha deciso di inviare una lettera a tutte le istituzioni con la richiesta di fatti concreti per ricerca di verità e giustizia su Giulio. Il 3 ottobre 2018 PaolaDeffendi e Claudio Regeni hanno incontrato il Presidente della Repubblica Mattarella e gli hanno chiesto di dare voce a questa richiesta e restituire fiducia agli italiani perché "Giulio continua a fare cose, perché muove le buone energie di questo Paese e costringe con il suo esempio a riflettere sull’inviolabilità dei diritti umani, Giulio ci costringe a decidere da che parte stare. Chiediamo al Presidente Mattarella e a tutte le istituzioni di stare dalla parte di Giulio, di tutti i Giuli e le Giulie, dalla nostra parte”.