A tavola con (auto)ironia

Sono sempre stato dell’idea che la vita già di per sé gioca brutti scherzi e perciò non bisogna mai prendersi troppo sul serio.

Ogni giorno, a mio modesto parere, occorre imbandire la nostra tavola con i piatti preziosi e succulenti dell’ironia e autoironia, scevri da qualsiasi alimento o condimento bigotto, degli scherzi in salsa piccante, dei frizzi e lazzi mielosi, ma se per fare audience dobbiamo unicamente abbuffarci di doppi sensi sulle misure di Tizio o Caio, vestiti scandalosi, giochetti che rasentano il ridicolo, muscoli e nudità stiamo davvero messi male, molto male!

Cosa ancora più dolente è che alcuni amici mi hanno parlato della conduttrice come donna intelligente e di gusto nella sua vita privata e professionale.

Si sarà immolata all’altare del successo e del denaro, non nutrendo più alcuna speranza per il popolo italiano?

A voi l’ardua risposta.