“Ha ancora senso iscriversi a un partito” ?

Ricevo e pubblico qui di seguito alcune riflessioni di Domenico Delle Curti:

So di sbagliare, ma Perdona Te!

Le elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale e della presidenza a Caserta, mi invitano ad alcune considerazioni sulla “politica”, nel Sud Italia in maniera particolare.

Il voto al Meridione è diverso dalle altre parti d’Italia, in quanto è troppo ampia la forbice del consenso che i partiti conseguono alle amministrative da quello che raccolgono, invece, alle politiche; taluni partiti raggiungono percentuali che vanno oltre il 20% a livello nazionale mentre alle amministrative scendono a valori decisamente inferiori. Si dirà, ci sono le civiche, il trasformismo, le clientele, e , quindi, ci si dimentica della politica e della appartenenza ai valori dei partiti.

Mi chiedo e vi chiedo, ma ha ancora un senso appartenere? E’ ancora utile iscriversi ad un partito, quando non esistono più le regole?

Ha ancora un senso votare quando, specialmente, al Sud siamo ancora in attesa del papà di turno che “me la vedo io”?

Ad essere sincero, sono dodici anni che non ho più la tessera di un partito, pur avendo offerto il mio contributo ad ogni elezione, ed ogni tanto mi sovviene la tentazione  di iscrivermi ad un partito anche se, poi, fortunatamente ed egoisticamente, la voglia passa.

Ma i partiti esistono ancora,dove stanno?

Dove sono i partiti che operano sul territorio e fanno formazione?

Sono certo di sbagliare, ma resto ancora fuori.