Barretta (Comitato 1° Maggio) illustra a Velardi l’albero dei problemi della 167

 

barretta 2.jpgQui di seguito il documento protocollato al comune da Vittorio Barretta in rappresentanza del “Comitato 1° Maggio”, operativo nella 167 di Marcianise:

“Ho avuto modo di conoscere, durante i trentacinque anni di vita trascorsi a Marcianise, quali e quante difficoltà si frappongono alla soluzione dei vari problemi del Rione 167 Madonna della Libera.

Il nostro impegno è, da sempre, finalizzato al bene comune e alla crescita socio-culturale della popolazione.

Noi improntiamo la nostra battaglia per stare insieme ai cittadini, ma francamente, molte  volte, sono rimasto  disorientato dal comportamento di alcune amministrazioni, di alcuni abitanti della 167 e Madonna della Libera. A ciò si collega quanto riportato in questa esposizione, al Sindaco Velardi, alla giunta e ai consiglieri, di maggioranza e minoranza  di una serie di problematiche da risolvere.

 

  • Vigili di quartiere

La presenza di tali figure potrebbe rappresentare la soluzione degli annosi problemi legati alla vivibilità e sicurezza del quartiere e, considerando i benefici effetti che ciò comporterebbe, si riuscirebbe a garantire un migliore servizio ai cittadini e un presidio duraturo per il patrimonio pubblico.

  • Mercatino rionale

Bisognerebbe spostare il mercatino rionale nella piazza Padre Pio al fine di evitare ingorghi ed incidenti dei residenti e dei passanti nell’attesa che si provveda a ciò, spostare i bagni chimici per poi pulirli e disinfettarli, quello che attualmente non viene fatto. Va ripristinato, inoltre,  lo stato dei luoghi mediante la riparazione o sostituzione delle panchine danneggiate.

  • I parchi nella 167

Attivazione di servizio di sorveglianza per mezzo di telecamere, potature di alberi, revisione della illuminazione, attualmente scarsa, dando il tutto in concessione ad associazioni del territorio.

  • Monumento ai caduti sul lavoro

A nome dei cittadini del Rione, si chiede un monumento alle cosiddette morti bianche, da inserire nel contesto del parcoPrimavera e nei pressi della rotonda; una città che vuole veramente essere solidale verso i suoi figli, che nessuno ricorda al di fuori dei propri cari, non può prescindere da questa azione e limitarsi alla semplice commemorazione, da sempre appannaggio del comitato I maggio.

  • IL P.R.U.

Il programma di recupero urbano P.R.U. nella 167 di Marcianise, scaturito dall’intesa del 04/05/2007, tra il Comune, rappresentato dal  sindaco Tartaglione e la Regione Campania di cui al prot. 604432 e dall’accordo di programma del 14/03/2012, ad oggi non risulta ancora operativo, ragione per la quale se ne chiede l’immediata attuazione.

  • Circoscrizione comunale

Viene spontaneo chiedersi cosa si può fare senza essere supportati dall’amministrazione vivendo nell’oscurità totale. Sarebbe opportuno, considerata la dimensione demografica della nostra città, che la giunta istituisse la circoscrizione di decentramento comunale suddividendo il territorio in più circoscrizioni.

  • Centro polifunzionale

Ripristino delle tradizioni e iniziative socio-culturali, sono tra gli obiettivi del comitato 167 al fine di favorire la crescita e lo sviluppo della coscienza civica.

Facciamo proposte volte a far uscire la 167 dalla condizione di quartiere dormitorio e il centro polifunzionale dotato di spazi per la musica di ogni genere,  per potersi incontrare, rappresenterebbe una delle soluzioni a quanto sopra evidenziato nonché a tenere lontani i giovani da azioni criminose.

 

 

 

  • Piscina comunale

È trascorso più di un anno dalla chiusura della piscina comunale, vorremmo che la stessa fosse riaperta e che i residenti del rione ne  potessero usufruire ad un prezzo “politico”, considerando i redditi bassi della popolazione residente.

  • Strade dissestate

È dal lontano 1980 che non si provvede alla messa in posto di un nuovo manto stradale al posto di quello attuale in cui predominano, buche e avvallamenti a cui si fronteggia con frequenti rappezzi.

  • Sicurezza strade e Scuole

Vigili e/o volontari a cui si è già accennato in precedenza, all’entrata e all’uscita degli studenti dalle scuole, rappresenterebbe la soluzione al caos che si determina, puntualmente, a partire dall’inizio e fino alla fine dell’anno scolastico.

  • Dossi

Si chiede l’installazione dei dossi in punti nevralgici della circolazione e che servirebbero a limitare la velocità degli autoveicoli e motoveicoli.

  • Reddito minimo

 

La popolazione di Marcianise, tra giovani e meno giovani, conta più di cinquemila disoccupati. Questa amministrazione dovrebbe istituire un reddito minimo di cittadinanza per disoccupati e giovani, per una maggiore giustizia sociale per le fasce svantaggiate, concedere la gratuità di alcuni servizi come quelli relativi al trasporto e alla sanità. Infine, spezzare una volta per sempre, il legame instaurato tra l’amministrazione Comune e il Servizio di nettezza urbana.

 

  • Derattizzazione e Disinfettazione

Periodicamente l’Ufficio Igiene comunale dovrebbe disporre servizi particolari di derattizzazione e disinfestazione, al fine di evitare i disagi rappresentati dall’insorgere di eventuali malattie infettive; altrettanto importante, la pulizia delle caditoie al fine di prevenire allagamenti e ristagni di acqua piovana mista ad acque reflue, che un giorno si e l’altro pure, emanano uno sgradevole fetore.

 

  • Trasporto

Bisogna ripristinare il servizio di Trasporto Urbano facendo ricorso al servizio navetta al fine di potersi recare agli uffici comunali, all’ASL, alla fiera settimanale.

 

  • Comune e IACP

Si fa rilevare l’assenza, da tempo, dell’Istituto Autonomo Case Popolari (IACP), che si riflette sullo stato di degrado in cui versa questo rione. Si segnalano ascensori guasti da mesi se non da anni, e a farci le spese sono le persone che hanno difficoltà a deambulare, infartuati che restano prigionieri nelle loro case. Per non sottacere, inoltre, delle piccole riparazioni che, quando eseguite, non ad opera d’arte, non vengono controllate da chi di dovere. Si richiede altresì la qualificazione dell’impresa chiamata ad eseguire i lavori di cui, molto spesso, non si conosce la titolarità. L’affidamento delle potature, mai eseguito ad opera d’arte dalle imprese che fanno capo all’IACP, potrebbe passare a cooperative create dai nostri concittadini.

Le proposte sin qui evidenziate, lungi dal costituire un mondo dei sogni, rappresentano bensì progetti  realizzabili e inquadrabili nel più ampio progetto per la città più in avanti esposto.

 

 

 

 

 

 

PROGRAMMA PER LA città

 

L’uomo e la qualità della vita e dell’ambiente: è questa la chiave per costruire la città, insieme alla consapevolezza ecologica e alla pianificazione sostenibile.

C’è bisogno di pensare alla città come ad un polo compatto, polifunzionale, dove lavorare, dormire, ma anche vivere, divertirsi, passeggiare con tranquillità e in un ambiente sano, fare sport, fare cultura. Una realtà che sappia quindi interpretare i diversi aspetti della vita e migliorarne la qualità.

Si deve affermare un’idea dello sviluppo in cui economia ed ecologia camminino di pari passo.

Lo sviluppo non può andare a discapito dell’ecologia. Ciò che ha deturpato l’ambiente e le coscienze è l’idea che per fare occupazione e per produrre ricchezza, ciò sia necessariamente in contrasto con la salvaguardia del territorio. Invece nessuna attività è incompatibile con una seria tutela dell’ambiente. Si devono favorire  sempre più quelle attività imprenditoriali che tengono conto della protezione del territorio, utilizzandolo come risorsa. Anche gli imprenditori devono acquisire una maggiore consapevolezza ambientale.

Si può produrre ricchezza senza fare razzia di ciò che la natura ci offre; si può competere con le rigide regole del mercato senza ipotecare inesorabilmente il futuro dei nostri figli; si può stare meglio non solo perché si hanno più soldi in tasca ma perché è più godibile l’ambiente in cui si vive .

Il binomio attività produttive e compatibilità ambientale dovrà essere sostenuto e codificato da leggi e codici di comportamento, applicando effettivamente le sanzioni quando le leggi non sono rispettate. Solo la certezza della pena può costituire un valido deterrente per certe azioni.

 

ECOSISTEMA URBANO

 

È fondamentale rimodellare il sistema urbano facendolo diventare un organismo meno parassitario. Oggi infatti la città si nutre di energia, prevalentemente di idrocarburi, di merci e alimenti. Li metabolizza per la vita quotidiana dei cittadini e li restituisce all’esterno sotto forma di rifiuti ed emissioni inquinanti. Una realtà che ogni anno chiude in modo squilibrato il suo bilancio.

Si deve invertire la tendenza per dare un contributo alla vivibilità dell’ambiente. Più specificatamente si tratta di affrontare in modo risolutivo il problema della rimozione e dello smaltimento dei rifiuti affinché le componenti riciclabili e quelle trasformabili in calore non vadano perse in discarica, ma consentano di dare il loro contributo all’assottigliamento del deficit dell’ecosistema in termini di produzione di materie prime ed energia.

Combattere in tutti i modi consentiti l’uso improprio dell’auto privata, unanimemente riconosciuta tra  le maggiori cause di inquinamento atmosferico e acustico. Non si propone di rinunciare all’auto ma ad un uso sostenibile, integrato a diverse forme di mobilità, per esempio la bicicletta e un trasporto pubblico. Questo vuol dire attrezzare la città.

Ridurre drasticamente tutte le forme di inquinamento anche attraverso forme di razionalizzazione dei consumi di energia. Prevedere un programma di incentivi per interventi di risparmio energetico e di contrasto alla dispersione termica per tutta la nuova edilizia pubblica e privata e per gli interventi di recupero urbano. Occorre programmare un tasso di crescita equilibrato contraddistinto soprattutto dalla qualità, anche con strumenti incentivanti: le nuove case costruite devono essere ad alta compatibilità ambientale. È necessaria la definizione di un programma specifico di riqualificazione urbana e di risanamento del centro storico.

Costruire si, ma nel rispetto dell’ambiente è quello che ogni buon architetto dovrebbe cercare di fare quando si progetta una nuova casa. Ed è l’imperativo che guida l’architettura bioclimatica, la scienza che si propone di adattare le esigenze dello sviluppo urbanistico a quello dell’ambiente. Con lo scopo di ridurre le dispersioni e i consumi di energia, mantenendo comunque un buon livello di comfort. Una scelta a basso impatto ambientale, insomma.

Bisogna individuare le priorità per quanto riguarda i nuovi insediamenti produttivi selezionando i più alti livelli di qualità ambientale e innovazione.

Si tratta di provvedimenti rientranti in una politica della città, capace di ridurre il parassitismo e di trasformare le città anche in produttrice di materia ed energia tramite l’intelligente riutilizzazione dei rifiuti. Le tendenze negative vanno combattute. Per farlo bisogna investire nel campo della ricerca scientifica e mettere a frutto nella politica per la città i risultati della ricerca.

 

LE PROBLEMATICHE AMBIENTALI

 

Uno studio elaborato da Agenda 21 locale del Comune di Marcianise sullo stato ambientale del territorio ha evidenziato i seguenti problemi.

  • La qualità dell’aria rappresenta un aspetto da prendere in seria considerazione perché risulta piuttosto scarsa, sia nell’area urbana che in quella industriale.
  • La qualità delle acque sotterranee appare abbastanza scadente seppure il livello di conoscenza sia ancora insufficiente. Anche se non è possibile dare un giudizio definitivo in merito appare comunque evidente il livello molto alto dei nitrati ed una concentrazione di metalli pesanti che rappresentano un aspetto di primo ordine in un’area fortemente industrializzata.

Saranno acquisite maggiori conoscenze grazie ad un’indagine ad hoc.

  • I rifiuti rappresentano un problema rilevante sotto numerosi punti di vista. Si producono quantità ingenti di rifiuti sia sul versante industriale che su quello urbano; una frazione rilevante dei rifiuti prodotti sono classificati come pericolosi. Una gestione non sempre efficace ha portato spesso, in questi anni, ad abbandoni rilevanti di rifiuti di ogni tipo, in alcuni casi, vere e proprie discariche abusive. Le principali cause di pressione sull’ambiente sono rappresentate dalle attività industriali, dalla popolazione, dall’agricoltura e dalle infrastrutture di trasporto.

Dopo l’acquisizione delle conoscenze bisognerebbe ora passare alla fase della pianificazione delle attività. Il Forum dovrebbe indirizzarsi verso le aree critiche e stabilire le priorità di interventi generali e specifici fino a giungere alla definizione della strategia di sviluppo sostenibile per il Comune.

Si tratta di verificare quanto funzioni l’idea di espandere la partecipazione di cittadini, scuole, associazioni, imprese, professioni alla decisione degli enti. Quanto i processi di agenda 21 riescano davvero ad incidere nella definizione di politica sostenibile. Quanto cioè dall’interazione fra rappresentanti della società civile, del mondo imprenditoriale, degli enti, degli amministratori sia pubblici che privati riescano a produrre azioni e proposte intorno a settori fondamentali per riqualificare la città e segnatamente su: ambiente e territorio; economia e lavoro; socialità e qualità della vita; rilancio della raccolta differenziata; problematiche della mobilità e energia; sviluppo delle piccole e medie imprese e rapporti di lavoro.

 

 

 

CONTROLLO DEL TERRITORIO E LEGALITÀ

 

Rispetto e tutela del territorio e rispetto e tutela dell’ambiente diventano inderogabili necessità per la salute dei cittadini di Marcianise e della provincia di Caserta più in generale. L’amministrazione comunale e i partiti devono dare il loro contributo alla discussione. Tutti gli indicatori possibili testimoniano una situazione ai limiti della sostenibilità ambientale e della sicurezza della salute per tanti cittadini. In quest’area in particolare, ma non solo, si concentrano gli effetti di decenni di aggressioni al territorio e all’ambiente, di crescita urbana sregolata, di abusivismo. Qui si è sviluppata un’attività criminale che ha fatto dei trattamenti illegali dei rifiuti una fonte di arricchimento incredibile.

La terra, l’aria, le falde acquifere hanno sopportato lo sversamento di tonnellate di rifiuti tossici di ogni tipo, gli effetti devastanti di discariche abusive e di roghi indiscriminati di rifiuti con conseguente rilascio di diossina sul territorio. L’origine dei mali che emergono oggi, con consapevolezza nuova e preoccupazioni diffuse, nasce da tutto ciò. Pertanto di fronte all’evidenza della gravità della situazione rappresentata da recenti indagini scientifiche da parte degli organi regionali si avverte l’esigenza di un vero e proprio salto di qualità nell’azione della politica. Si propone di lavorare alla realizzazione nelle aree interessate a vere e proprie Conferenze per l’Ambiente e la Sicurezza della salute. Un programma di intervento del genere ha bisogno di una prima fase ricognitiva sullo stato della situazione, anche a partire dalla messa insieme di tutti gli studi che tra Asl, Arpac, Università e altri enti sono già a disposizione. Vanno analizzati in modo particolare i dati sanitari ed epidemiologici disponibili per programmare tutte le misure necessarie. Si propone la realizzazione di una campagna informativa di massa da parte dell’Assessorato regionale alla sanità e Asl sulla prevenzione della saluta in relazione all’inquinamento ambientale.

Emerge con grande evidenza una scala di interventi da realizzare: interventi di bonifica ambientale-di completamento delle reti fognarie; programma di interventi incentivati per la messa in sicurezza di tutte le attività industriali: scarichi, emissioni nell’atmosfera, trattamenti dei rifiuti; rafforzamento e attivazione di tutta la rete dei controlli ambientali; avvio dell’installazione delle centraline di rilevamento in tutti i punti sensibili.

C’è bisogno di un livello adeguato di prevenzione e di repressione da parte degli apparati dello Stato. Il primo punto che si deve affermare è una capacità di controllo da parte dello Stato e delle istituzioni. Si chiede al governo comunale e a quello nazionale di realizzare un’operazione Alto Impatto Ambientale, anche con l’utilizzo di controllo satellitare e tramite droni che sia capace 24 ore su 24 ore e su tutta l’area interessata di recuperare allo stato una funzione fondamentale di prevenzione.

Si deve guardare altresì anche alla qualità del lavoro, se le aziende si impegnano a rispettare i contratti collettivi di lavoro. Si deve proporre l’idea che regole e principi debbano camminare insieme. Assolutamente non si deve trascurare o sottovalutare l’impatto che le lavorazioni hanno sull’ambiente. Lo sviluppo dell’industria, che pure è fondamentale, non può andare a scapito dell’ambiente, peggiorando le condizioni di vita dei cittadini. Si può percorrere da questo punto di vista l’esperienza fatta da qualche regione che ha invitato i comuni a dotarsi di strumenti di certificazione ambientale tramite accordi con l’impresa, decidendo di investire parecchi milioni per la certificazione sociale di marchio etico, per sostenere le aziende che scelgono di produrre rispettando i diritti dell’ambiente, dei lavoratori, dei consumatori. Uno studio epidemiologico condotto qualche anno fa dall’OMS, ha dimostrato come le aree industriali a rischio ambientale uccidono e continuano ad uccidere. L’indice  di mortalità in queste aree è superiore alla media regionale. Le aree industriali prese in considerazione sono state quelle di Gela, Siracusa, Crotone, Brindisi, Taranto, Sarno, Parma e Modena.

Tra le principali patologie registrate dai ricercatori dell’OMS si è riscontrato il cancro all’apparato respiratorio, malattie cardiovascolari, cirrosi epatica.

È importante anche a Marcianise tenere sotto controllo l’apparato industriale, le emissioni nell’aria, gli scarichi e il rapporto con la falda acquifera. D’altronde Agenda 21 locale parla di: qualità ambientale, qualità economica e sociale.

 

ESIGENZE DEI GIOVANI

 

Una mancanza significativa del Comune è la scarsa capacità di soddisfare i bisogni dei giovani; la città, infatti, risulta sprovvista di infrastrutture che consentano lo sviluppo psico-fisico dei ragazzi. A tal proposito bisognerebbe adoperarsi nella costruzione di centri ricreativi e sportivi che possano garantire un miglior sviluppo delle loro capacità e che consentano loro di socializzare e di divertirsi.

Inoltre bisognerebbe favorire la costruzione di luoghi di incontro e di divertimento in quanto, almeno per il momento, l’unico posto di ritrovo offerto è la piazza.

Affinché una città possa essere a misura di un giovane è necessario renderla attiva, dinamica, viva. In tal senso sarebbe opportuno seguire l’esempio delle grandi città, organizzando discussioni e convegni circa le tematiche che possano riguardare i giovani o che possano fornire loro informazioni utili riguardo il loro futuro, il lavoro, la scuola, ecc.

Inoltre il Comune potrebbe farsi promotore di manifestazioni culturali, artistiche, musicali, teatrali e sportive al fine di provvedere anche al loro arricchimento culturale.

Infine è importante preoccuparsi dell’inserimento dei giovani nella società, combattendo la diffusa indifferenza verso le questioni politiche e pubbliche. Sarebbe quindi opportuno creare consigli giovanili che comprendano un ampio numero di ragazzi e ragazze e che possano collaborare con il Comune nell’amministrazione della città, esprimendo le loro opinioni e facendo proposte per un miglioramento delle condizioni di vita dei giovani a Marcianise.

 

 

 I GIOVANI E L’OCCUPAZIONE

 

 

 Un’attenzione particolare, anzi primaria, va rivolta ai giovani e al loro rapporto con l’occupazione. Questo grande problema deve rappresentare il punto di massimo impegno per una forza politica come la nostra. Per un giovane la prima libertà da cercare è la libertà dal bisogno. Sul piano sostanziale, infatti, la libertà non è solo quella di chi protesta o mette in discussione certe cose: la libertà è quella di chi è in grado di avere ciò di cui ha bisogno per vivere ad un livello compatibile con gli standard della cultura e della società di cui fa parte.

Il Comune per quanto riguarda la creazione dei posti di lavoro non è che abbia molte possibilità, ha l’obbligo però di dispiegare tutte le potenzialità di cui dispone.

È fondamentale innanzitutto battersi per mantenere i posti di lavoro già esistenti. Perdere il lavoro è un danno ingente per le famiglie, aiutare l’imprenditorialità della zona è un dovere per l’amministrazione.

Quello che può fare in maniera determinante è valorizzare tutte le risorse del territorio, dando un forte impulso al governo del territorio e significativamente a quelle aree previste dalla variante al PRG: per gli insediamenti produttivi-area artigianale-zona albergheria-zona sportiva e ricreativa. Bisogna attirare gli investimenti in queste zone snellendo gli iter burocratici, con la piena funzionalità dello sportello unico.

Per gli insediamenti nuovi che verranno si dovrà esercitare una più puntuale conoscenza. Sapere quanta occupazione si creerà con processi di delocalizzazione, quanta invece impegnerà i giovani locali. Siamo in una fase di sviluppo denominata da alcuni esperti come la terza fase di industrializzazione, caratterizzata dal trasferimento di industrie provenienti dall’esterno. Nell’ultimo decennio infatti molte delle industrie insediatesi nel territorio comunale operano con lavoratori propri come nel caso del TARÌ. Nella cittadella orafa infatti sono presenti artigiani provenienti dal napoletano, mentre gli unici assunti sul territorio ricoprono i ruoli più umili. Solo la Marconi rappresenta l’unica eccezione rilevante, avendo comportato molta occupazione sul territorio, con una significativa presenza femminile.

 

 

CITTÀ A MISURA DI BAMBINO

 

 

Ecosistema bambini secondo la legge 285/97 che tiene conto di: opportunità di partecipazione-strutture-iniziative di aggregazione-animazione culturale. Questi indicatori vengono incrociati con i dati sulla qualità ambientale che comprende: tasso di motorizzazione, mezzi pubblici, parchi e giardini, isole pedonali, piste ciclabili, zone a traffico limitato (ZTL), autonomia di spostamenti nella fruizione della città, laboratori specifici come quelli della progettazione del territorio e l’educazione stradale, ambiente di vita salubre. Difatti sono in particolare i bambini che si ammalano di patologie connesse all’esposizione allo smog ed al rumore causato dal traffico. Solo nelle otto maggiori città italiane secondo l’OMS, l’inquinamento atmosferico provoca ogni anno nei bambini 31.500 casi di bronchite acuta e 30.000 casi di asma.

Tutte le città devono tendere a creare le condizioni per la creazione dell’ecosistema così come previsto dalla legge.

 

 

PROBLEMI ORDINARI

 

Le critiche maggiori che i cittadini muovono sono relativi alla mancanza di controllo sui lavori pubblici, in molte strade di nuovo rifacimento il basalto è sconnesso e in molti casi già traballa.

I punti di verde attrezzato sono diventati luoghi invivibili, in molti casi in balia di vandali, con molte attrezzature divelte; spazi che sono oramai quasi inutilizzabili. È importante dotare la città di spazi verdi ma nel contempo ci si deve preoccupare della vigilanza e della manutenzione, altrimenti il giudizio dei cittadini da favorevole si trasforma in negativo.

Ospedale vecchio e nuovo interporto-teatro Mugnone -aree parcheggi-palazzi fatiscenti nel centro storico.

Utilizzo razionale delle energie e delle competenze presenti in Comune.

 

 

CONCLUSIONI

Da quanto sin qui esposto, si evince che una buona amministrazione, governata da un sindaco che si è dichiarato a favore di una “rivoluzione dolce”, può e deve risolvere i problemi evidenziati e noi con voi vogliamo costruire una città a misura d’uomo, di donne, di giovani e meno giovani, di bambini, di persone portatori di handicap, di immigrati. Chiediamo una  programmazione che riguarda non solo i settori produttivi e occupazionali, ma anche delle risorse da mettere in campo, culturali ed economiche.

Noi, come Associazione I° maggio, guardiamo con benevolenza  tutto il consiglio comunale, rispettiamo tutti, minoranza e maggioranza, ma chiediamo di vedere fatti e non solo promesse.

 

Cordiali saluti                                                                            Marcianise li, 01/09/2016

PER IL COMITATO

Vittorio Barretta

barettaStatuto registrato il 26/07/1995 al n. 1716

Rione Madonna della Libera-Parco Primavera-Pal. “T” n.22                           

81025 MARCIANISE (CE)

Telefono  Cell. 3666813548