“Puteche” è cultura , recupero delle tradizioni, squisita gastronomia, momento di aggregazione, ma anche un modo per riportare alla ribalta un quartiere, che in passato è stato particolarmente vivo dal punto di vista aggregativo ed economico. A spiegarne il senso profondo è Roberto Conchiglia uno dei principali promoter dell’evento :” Il vero cuore del popolo Capodrisano, l’evento che insieme ad altri del basso Casertano, rappresenta e contribuisce a diffondere la cultura popolare antica della nostra terra e delle sue tradizioni, si ripete anche quest’anno nel piccolo quartiere delle “botteghe”, in occasione delle celebrazioni di Sant’Andrea Ap. e della Vergine Immacolata.
Un momento in cui religione e tradizione si mescolano. Un momento di aggregazione e di incontro vero, in cui gente di ogni età si ritrova e si muove al ritmo ipnotico di tamburi, organetti, fisarmoniche, zampogne, in un’atmosfera vibrante di musiche e balli. Quello che ne viene fuori è uno spettacolo a cielo aperto di libertà condivisa, di senso di appartenenza ad una comunità allegra e danzante, che si muove, crea e sorride!
Sono circa 3 mesi che, giorno e notte non penso ad altro… penso a loro dell’Azione Cattolica capitanati dal grande Angelo Piccolella e Michela Negro, alle loro preparazioni, ai loro manicaretti…penso agli amici Scout “Capodrise1” capitanati dalla cara Myriam Sorvillo, Giovanni… penso alle nonne, alle mamma, alle famiglie che incontrandomi in chiesa, sono impazienti nell’aspettare il giorno della Festa! Penso al bellissimo lavoro creato in sinergia, con gli amici dell’associazione Radici Ciro Raucci Luca De Simone, alla grafica di Alessandro Del Bene, ai musicisti provenienti da ogni parte, ai commedianti, agli artisti di strada, agli artigiani… penso e ripenso che per me è stato già un successo, perché dietro le quinte c’è una grandissima macchina chiamata PUTÈCHE…e tutto grazie al suo capitano #DONGIUSEPPE❤