CON IL DEFENESTRAMENTO DI VELARDI TORNA LA POLITICA O LA SOLITA SFORNATA DI CANDIDATI A SINDACO?

Cari amici, vi sarei grato se mi concedeste un po’ del vostro tempo per abbozzare una risposta ad un quesito, che si è balenato nei pensieri di tanti, non appena è giunta la notizia della chiusura anticipata del Velardi bis con le dimissioni di 14 consiglieri comunali, 5 giorni dopo l’esito delle politiche. Non entro nel merito della fondatezza o meno delle ragioni politiche che hanno determinato l’arrivo del commissario prefettizio Ciro Silvestro, perché quanto è accaduto negli ultimi 6  anni a Marcianise ha poco o quasi nulla a che fare con la politica, ma è più confacente all’avanspettacolo,  alle beghe tra comari e agli inciuci di portone, alla contrapposizione o meglio alla sistematica, continua, violenta aggressione del nemico dentro e fuori il Consiglio Comunale. Non mancavano tra le file dell’opposizione e della maggioranza persone valide con idee nuove e costruttive per la città, ma lo sfogo dei propri istinti primordiali , la voglia di  rivalsa e la celebrazione esasperata della propria grandiosità hanno avuto di gran lunga la meglio, anche su quei pochi timidi tentativi di tornare alla politica per migliorare le condizioni di vita dei cittadini. Troppi rancori, personalismi e  l’assenza dei partiti, eccetto un paio di associazioni politiche che hanno cercato di far sentire la loro voce ed il Pd che esiste solo sulla carta giacche’ non ha una sezione e molto spesso procede in ordine sparso, hanno ucciso il dibattito politico e allontanato i cittadini dal Consiglio Comunale , ormai divenuto un teatro di guerra lontano anni luce dai problemi delle persone. Purtroppo è andata così ed un giorno la storia ci chiarirà ulteriormente colpe e responsabili, ma ora è il momento di guardare al futuro e possibilmente di voltare pagina. A questo punto, come diceva Antonio Lubrano nella famosa trasmissione: “La domanda nasce spontanea e gli addetti alla politica hanno capito la lezione e segneranno un punto di svolta”?  Personalmente, sono un po’ scettico, visto che ogni giorno le candidature a sindaco spuntano come i funghi perché sono in pochi a fare un bagno di umiltà e a comprendere che la frammentarietà non aiuta le lore aspirazioni, e soprattutto, non fa bene alla città. Chiedo a voi , dunque, “l’ardua sentenza” senza esimermi, però, dal dire innanzi tutto  la mia: 6 mesi da qui alle elezioni  per ricostruire la politica sono assolutamente insufficienti: a parte la pressoché assenza di partiti organizzati, c’è ancora tanta rabbia da smaltire e  la battaglia che si è consumata durante le ultime amministrazioni comunali ha deteriorato o inevitabilmente compromesso parecchi rapporti amicali, familiari e politici. C’è spazio, a mio modesto parere, solo per un’aggregazione civica costituita da giovani e vecchie generazioni, capitanata da qualcuno che non è mai sceso sul terreno di scontro e che abbia davvero a cuore le sorti di Marcianise. Vi saluto e auguro a tutti di fare propria, così come si adoperò Macchiavelli,  la salutare locuzione latina ciceroniana “historia magistra vitae” .