Crescente:”Il Palazzo delle Arti è il paradigma di una città contemporanea”. Perplessa Argenziano:”Progetto un po’ nebuloso”

CAPODRISE [Caserta]. Non poteva che avere un debutto più incoraggiante il nuovo corso del Palazzo delle Arti di Capodrise. Ieri pomeriggio (15 giugno), alla conferenza di presentazione del progetto di “rigenerazione” erano presenti artisti, critici d’arte, galleristi e tanti, tanti cittadini, al punto che la sala consiliare a stento è riuscita a contenere il pubblico. L’evento è iniziato con la proiezione del promo di “PianoSequenza, autoritratti dell’anima” di Alessandro Musone. La clip era un piccolo assaggio del cortometraggio che, il 7 luglio, alle 19.30, inaugurerà al Palazzo “Il silenzio di Ophelia”, una collettiva con 13 artisti in mostra. A delineare il progetto, che vuole recuperare l’identità e la vocazione culturale dell’edificio storico di via Giannini, c’erano il sindaco Angelo Crescente e il curatore d’arte Michelangelo Giovinale. «Il Palazzo delle Arti – ha dichiarato Crescente – è dei cittadini e a loro va restituito. Ma è anche il paradigma di un modo nuovo di percepire e di vivere la città e l’arte; una città contemporanea, in connessione con il tempo e con i tempi. Ieri sera, con Giovinale, cui ho chiesto di affiancarmi in questo viaggio, ho definito la cornice di senso all’interno della qualche intendo, intendiamo, muoverci. Da oggi, ognuno, all’interno di quella cornice, potrà contribuire, con una pennellata, a dipingere la tela». Moderati da Tina Raucci, Crescente e Giovinale si sono confrontati con il vicepresidente dell’Ordine degli architetti di Caserta Giancarlo Pignataro, il dirigente del Liceo artistico di Marcianise Domenico Caroprese, la dirigente del Liceo artistico di Santa Maria Capua Vetere Alfonsina Corvino, Marina Sparaco, figlia dell’artista Andrea Sparaco, e con Andrea Fattopace, in rappresentanza del Centro studi “De Gasperi” di Capodrise. «A Marina Sparaco – rivela Giovinale – ho assicurato il mio impegno nel restituire all’arte ciò che suo padre Andrea, all’arte ha dato. Agli amici artisti ho chiesto di contaminarsi, con meno “io” e più “noi”. A Giancarlo Pignataro, Domenico Caroprese e Alfonsina Corvino di incamminarsi sulla “la nuova via Appia” dell’arte contemporanea. E al sindaco di aiutarmi nella missione che mi attende». Il Palazzo delle Arti ospiterà una sala espositiva permanente, una factory per giovani artisti, una biblioteca, offrirà spazio e spazi agli studenti e alle associazioni. E, soprattutto, avrà una programmazione annuale con un cartellone di eventi che abbraccerà tutte le arti, dalla musica al teatro, dalla danza alla letteratura. Durante la conferenza, sono stati anche presentati il nuovo logo del Palazzo, progettato dall’art director Luca Laurenza, e il portale www.palazzodellearti.net, realizzato dal web master Domenico de Vincenzo. Tra le sezioni più interessanti c’è quella dell’“Archivio contemporaneo”: «Accoglierà – chiarisce Giovinale – gli artisti e le loro storie, proiettandole in altre istituzioni culturali, gemellandole e annodandole con il Palazzo delle Arti. Un archivio digitale aperto, che custodirà informazioni preziose di artisti vissuti nella nostra terra e darà voce a chi di arte vive. Una vetrina mutevole, aggiornata dagli artisti stessi, che con il Palazzo si contamineranno. Sarà l’anima della “nuova via Appia” che l’arte contemporanea può costruire a Capodrise, oltre Capodrise. Prima che sia troppo tardi». Entro domenica, sarà aperta la fan page su Facebook, altro tassello di un piano di comunicazione complesso e articolato che contribuirà all’“emersione” del Palazzo. Il gruppo creativo sta lavorando in modo volontario e gratuito.

Angelo Crescente

Capodrise – 16-06-2017

A proposito del Palazzo delle Arti

Ho partecipato con interesse all’incontro promosso dal comune di Capodrise sul tema della “Rigenerazione del palazzo delle Arti”. Come me tanti altri cittadini hanno mostrato una viva partecipazione al punto da determinare il successo dell’iniziativa. E’ quindi evidente che la problematica del rilancio del Palazzo delle Arti, come location di eventi culturali e/o ricreativi, è molto sentita dalla cittadinanza e dagli operatori culturali. Tuttavia è opportuno sollevare dubbi e perplessità in ordine all’impianto progettuale presentato. Nell’occasione stiamo stati informati che con una delibera di giunta è stata accolta la proposta del “Centro Studi De Gasperi” di effettuare un intervento occasionale di manutenzione di alcune parti della struttura. Siamo stati poi spettatori di un dialogo sull’idea di un progetto di rigenerazione del Palazzo delle Arti. A questo punto ci siamo ritrovati in una nebulosa di massimi sistemi che non ci ha consentito di cogliere i tratti precipui che caratterizzano una concreta progettazione. Non sono stati forniti, per esempio, elementi in termini di risorse umane, risorse finanziarie, gestione e coordinamento. Se tutto ciò rimane aleatorio di concreto ci rimane solo da supporre che a Capodrise un Mecenate si farà carico della realizzazione del progetto di Rigenerazione del Palazzo. Data la natura del “dialogo” non ci siamo permessi di porre domande e /o di intervenire. Avremmo voluto innanzitutto chiedere con quale livello di coinvolgimento dei consiglieri comunali, delle associazioni culturali e dei partiti politici si è giunti all’iniziativa. Da questo punto di vista risultavano significative le tante assenze facilmente riscontrabili. Anche il ruolo apparso marginale dell’Assessore alla cultura e della stessa commissione consiliare solleva qualche perplessità. Eppure la dott.ssa Marotta è apprezzata dai più per impegno, dinamismo e competenza. Comunque non ci resta che aspettare. Tra qualche giorno, forse, avremo modo di capire qualcosa di più ………….. se ci sarà dato!

 

Roberta Argenziano

Consigliere comunale indipendente