Stamani secondo incontro alla biblioteca “F. Quercia”, sede di “Risvegli culturali” per illustrare agli scrittori di storia locale e alle associazioni operanti sul territorio, i contenuti noti ed inediti ( uno per tutti: l’industria della canapa a Marcianise risale al 1743) dell’ultima opera di Donato Musone, costata 5 anni di ricerche. Del testo di alto valore pedagogico e perciò consigliabile a tutte le scuole, colpisce particolarmente lo sviluppo urbanistico della città secondo la tavola del Peutinger, carta topografica di epoca romana, databile al IV secolo d.C., dove si evince che la coltivazione della canapa praticata a Napoli, Pozzuoli , Miseno, e Fratta, dopo la bonifica del Clanio, comincia svilupparsi nell’agro marcianisano. Il primo appuntamento s’è tenuto in Comune dove attraverso la signora Teresa Colella, sì è onorata la memoria delle maciullatrici locali. Di seguito la presentazione del sindaco Velardi:
PRESENTAZIONE
E’ con vivo piacere che scrivo questa breve nota di introduzione all’ultimo lavoro di Donato Musone, appassionato ed infaticabile cultore di storia della nostra Marcianise. Stavolta egli si interessa di un aspetto, l’evoluzione della coltivazione della canapa, che è parte integrante della storia della città. Nessun altro prodotto, neanche il tabacco in tempi più recenti, è stato il simbolo di una comunità come lo è stata per Marcianise la canapa, peraltro in una fase storica fondamentale, di trapasso tra vecchie e nuove forme organizzative in agricoltura.
Ha un forte valore pedagogico questo libro di Musone, perché ci racconta il primato nazionale di Marcianise nella canapicoltura, ma ci traccia anche tutta la parabola discendente successiva, fino alla totale scomparsa del prodotto e all’eliminazione di un amplissimo segmento dell’economia cittadina. Il valore pedagogico è ancora più chiaro perché la discesa fu repentina e rovinosa e non dipese dalle forze in loco, ma da decisioni improvvide prese altrove. Ciò a conferma che una comunità deve sapere difendere i propri valori e le proprie ricchezze e deve poter essere protagonista delle proprie dinamiche economiche; deve sapersi adeguare alle novità e deve trarre dalle avversità gli elementi positivi per proseguire sulla strada dello sviluppo.
Ringrazio molto Musone per averci fornito elementi inediti e dati preziosi, elencando nomi e personaggi altrimenti destinati all’oblio; lo ringrazio per questo lavoro e per tutto quanto ha fatto e sta facendo nella ricerca storica locale, ponendosi – lui e gli altri ricercatori come lui quale riferimento per le nuove generazioni. La coltivazione della memoria è un dovere di ogni società che mira ad essere comunità. E Marcianise è comunità, una comunità viva ed orgogliosa.