Due paroline al movimento per la difesa della famiglia fondata sul matrimonio

Carissimi fratelli e sorelle del family day,
se già partiamo col truccare i numeri dei partecipanti alla vostra manifestazione, iniziamo male : 400 mila e non 1 milione secondo un organo imparziale qual è il Viminale.
Nessuno dovrebbe dire bugie e ,in particolare, chi si dice praticante, scende in piazza per scongiurare l’inquinamento dei cervelli con falsità e posiziona sul palco il ritratto della Madonna con Gesù Bambino.
Comunque, al di là di questo piccolo inconveniente, sicuramente dovuto all’eccessivo entusiasmo di alcuni organizzatori, consentitemi una serie di considerazioni sulle motivazioni della vostra lotta per la difesa della famiglia basata sul matrimonio.
family dayPremesso che, per convinzioni personali maturate nell’attuale momento storico, opto più per la convivenza che per il matrimonio sia eterosessuale che omosessuale, mi chiedo e vi chiedo:
1) Chi siete voi, che vi permettete il lusso di negare un diritto ad una persona?
2) Che cosa viene meno a voi e ai vostri cari con l’eventuale riconoscimento del matrimonio tra omosessuali?
3) Se aveste un amico caro, parente o un figlio omossessuale che desidererebbe coronare il suo sogno d’amore avreste il coraggio di guardarlo negli occhi e dirgli :”No , tu non puoi”?
Non voglio abusare del vostro tempo e attenzione, per cui mi affretto a fare la mia ultima riflessione. Leggevo da più parti che siete nettamente contrari al ddl Cirinnà sulle unioni civili in cui le coppie sono definite “famiglie”, è considerato “vedovo” chi sopravvive al partner e prevede il diritto alla pensione del compagno deceduto. L’adozione del figlio del proprio partner sarà consentita anche alle coppie gay. Nel testo, c’è anche il riconoscimento di diritti per i conviventi – eterosessuali o omosessuali – tra i quali il subentro nel contratto d’affitto, l’assistenza in ospedale, il mantenimento temporaneo dell’ex partner in difficoltà, e la possibilità di regolare i rapporti patrimoniali di fronte a un notaio.
Lo ritengo , una grande conquista di civiltà per ogni persona, indipendentemente dall’orientamento sessuale.
Una società , e concludo, che non barra gli occhi dinanzi alla realtà ed estende i diritti alle persone può solo progredire , compie invece un pericoloso salto nel buio quando per un’ insana paura va avanti coi paraocchi dei cavalli e fa dei diritti un privilegio.
Chi esprime e vive la propria libertà, regala solo sorrisi d’amore agli altri.

In attesa di una vostra risposta, vi porgo cordiali saluti.