In questa giornata ( feriae Augusti=riposo di Augusto) l’imperatore, venerato come un dio dal suo popolo, accerchiato da belle signorine e a cui veniva riservato ogni agio, privilegio, onore prendeva parte ai diversi festeggiamenti e corse di cavalli, che celebravano la fine dei lavori agricoli. La sua generosità d’animo era così grande che il meritato riposo veniva concesso non solo ai contadini, ma anche agli animali da tiro, buoi, asini e muli, che venivano dispensati dal lavoro e agghindati con fiori. Io che non sono l’imperatore Augusto e non oso minimamente accostarmi al suo potere e alla sua grandezza d’animo, non avendo alcuna possibilità di essere osannato e glorificato in pubblico a ferragosto, sto festeggiando questa giornata in un camping con la mia famiglia. Tra un piatto e l’altro , mi sovviene il desiderio di porgere i miei affettuosi auguri a tutti voi: a chi è in vacanza, a coloro che son rimasti a casa per problemi economici o di salute, a colui/colei che tocca lavorare per turnazione e a chi non ha mai avuto ferie in vita sua. A voi dunque, che date un valore prettamente laico a questa giornata (la festa anticamente cadeva il 1º agosto, lo spostamento si deve alla Chiesa Cattolica, che volle far coincidere la ricorrenza laica con il giorno liturgico dell’Assunzione di Maria), auguro di vivere questa festività come più vi aggrada: una passeggiata a mare, una visita ai musei , un ‘abbuffata tra amici, qualche ora di sonno in più, una piacevole chiacchierata con chi amate, un sorriso in più e una speranza più viva. Concludo con un auspicio : ognuno di noi ha già i suoi problemi e la politica, che è deputata a renderci la vita meno difficile, non può intossicarci ulteriormente. Dia meno peso alla propaganda, ai colpi di teatro, agli sgambetti per accapararsi qualche voto in più e faccia qualche sforzo in più per risolvere le nostre difficoltà!