Le tradizioni marcianisane vannno in scena a “Viva la musica!” dell’I.C. di Rovato

3 giorni di Spettacolo con Coro, Orchestra, EcoDrums, Pizzica, Laccio d’Amore e Salteri: tutto questo è “Viva la Musica!”. A tessere i fili di tale evento alcuni dei ragazzi della secondaria dell’Istituto Comprensivo “Don Milani” di Rovato (BS) sotto la supervisione della D.S. Dott.ssa Caterina Archetti.I piccoli protagonisti hanno sfoggiato un ricco repertorio partendo dal coro (canzoni della tradizione ebraica, francese e africana ai brani tratti da celebri colonne sonore), l’orchestra composta da flauti dolci (soprani, contralti, baritoni, bassi), un gruppo di ragazzi al salterio (antico strumento che è stato costruito dagli alunni a scuola durante il laboratorio di liuteria), EcoDrums (progetto eco musicale inclusivo) e a chiudere il tutto hanno fatto da cornice la frenetica danza di tradizione salentina Pizzica, pizzica e lo spettacolare Laccio d’Amore (ballato sulle note della tipica tarantella napoletana).

Tutta la manifestazione è stata portata in scena presso l’Auditorium della scuola, per i ragazzi delle classi prime e seconde nel giorno 6 giugno c.a., per i genitori e le classi terze nel giorno 8 giugno c.a. Non sono mancati, inoltre, i momenti dedicati all’impegno sociale presso la casa di riposo “Lucini Cantù” dove la kermesse si è spostata nella mattinata del 7 giugno c.a. ed ha allietato gli ospiti dando vita ad una performance coinvolgente e ricca di emozioni.

Ci soffermiamo sui due balli popolari e folcloristici eseguiti in tale spettacolo. Tipici di alcune zone del sud Italia, essi possono risultare ignoti in una scuola del nord ma che finiscono sempre con richiamare l’attenzione e l’affetto del pubblico. Sotto la guida del prof. marcianisano Alessandro Del Bene ballatore di tammurriata e caporabballo della quadriglia e laccio d’amore, da anni impegnato in attività e ricerca di tradizioni popolari come membro del direttivo dell’A.C.V. “S. Simeone” e in collaborazione con l’Associazione “Radici” di Marcianise (Ce).

Nello specifico i due balli sono:

  • Il Laccio d’Amore, danza che un tempo aveva una funzione propiziatoria della fertilità e del buon raccolto oltre che di iniziazione amorosa. 15 dei nostri ragazzi e ragazze a coppia hanno danzato e contemporaneamente intrecciato i nastri colorati intorno ad un palo e sotto la guida del prof. Del Bene, ogni ballerino ha impugnato un nastro e da qui disposti a coppie hanno eseguito una serie di evoluzioni e figure decorative intorno al palo, intrecciandovi i nastri in modo regolare e spettacolare al fine di creare delle trame. I nastri, poi, sono stati successivamente sciolti eseguendo le stesse evoluzioni ma in senso contrario al termine del ballo tutti i nastri sono stati sciolti e le coppie si sono ritrovate nella loro posizione di partenza.
  • La Pizzica, pizzica è stata danzata al ritmo percussivo del tamburello salentino suonato dallo studente Andrea Neri della classe II E. Ballo vivace eseguito a coppia dai vari ragazzi che nelle danze hanno realizzato caratteristici movimenti molto legati al senso di circolarità. La peculiarità di tale danza sta nel ritmo più ossessivo. Nel Salento oggi si festeggia la notte della taranta e si registra una grande attenzione per il fenomeno, anche se il tarantismo di fatto è praticamente scomparso. La Pizzica, pizzica è stata curata dalla prof.ssa salentina Marianna Ciracì in collaborazione con il prof. Del Bene.

Viva la musica!”, ha dato prova di come il linguaggio musicale sia universale e in grado di parlare ai cuori di tutti.