A 3 mesi dalle amministrative le forze politiche scaldano i motori. Si intensificano gli incontri ufficiali e ufficiosi per costruire le alleanze e dare il via all’estenuante rito della composizione delle liste. Sono mesi di duro e intenso lavoro, in cui i leader tengono decine e decine di colloqui o confessioni, il confine è davvero labile, per trovare il candidato sindaco e raggiungere la fatidica quota di 24 candidati per ogni lista. L’incoronazione dell’aspirante primo cittadino, consta di una serie di incontri e compromessi, ma, tutto sommato, non richiede assai tempo e fatica perché può avvenire in un battir baleno ad un tavolo interpartitico, nelle segrete stanze dei potentati o dei grossi portatori di voti. Alquanto lungo e arduo, invece, è il percorso che porta alla nascita delle liste perché non tutti hanno i requisiti per i posti a disposizione. Importa poco o nulla se sei capace, competente o se hai tempo a disposizione per la collettività, l’importante che tu abbia determinati requisiti: una grossa famiglia pronta a votare, un’attività economica con un numero importante di dipendenti, la fama di professionista indiscusso, essere un politico che si candida dalla notte dei tempi, il lacchè di qualche pezzo grosso della politica e accettare la posizione del tappabuchi.Trovato il candidato alla fascia tricolore e formate le liste per i partiti e i movimenti politici il lavoro è tutto in discesa, mentre per la città inizia un nuovo Calvario: una classe politica perlopiù incompetente, poco motivata e innamorata della città, inseguirà innanzitutto il potere, il gettone di presenza, i propri interessi e in ultimo, se avrà voglia e ancora tempo a disposizione , gli interessi dei concittadini.