MARCIANISE: L’IDENTIKIT DEL SINDACO ALLE PROSSIME ELEZIONI COMUNALI

L’altro giorno, per puro caso, su internet mi sono imbattuto in due articoli riguardanti l’identikit del sindaco: il primo evidenziava che, stando ai ballottaggi di un turno delle amministrative di qualche anno fa , l’identikit del sindaco italiano è uomo di mezz’età, laureato ed eletto alla guida di una lista civica; il secondo, invece, riportava il profilo ideale di un sindaco tracciato dagli elettori di una città laziale. Intervistati sul posto di lavoro, sulle panchine della città, in strada mentre passeggiavano o fanno shopping la maggior parte dei cittadini propendeva per un volto nuovo, possibilmente giovane, ma, innanzitutto persona seria. E i marcianisani come vogliono il loro sindaco? Chiederlo direttamente a loro, sarebbe sicuramente cosa buona e giusta. Ci organizzeremo, in attesa cerchiamo di abbozzarne le caratteristiche, tenendo conto delle scelte che i cittadini hanno compiuto negli ultimi decenni e di qualche nostra modesta considerazione. I marcianisani, considerando l’esito delle ultime 4 consultazioni elettorali, hanno scelto un sindaco di mezza età o giù di lì, professionista e parimenti volti nuovi o con esperienza politica. Questo dato, in vista della scelta del prossimo primo cittadino, fa pendere la bilancia per una figura professionale, che può avere esperienza politica o proveniente dalla società civile. Si tratta indubbiamente di un dato prettamente indicativo, perché occorre anche valutare le forze in campo e le liste dei candidati, ma già ci dice qualcosa sulle preferenze dei cittadini. Tralasciando tendenze e statistiche, però, ritengo che la scelta del prossimo candidato sindaco non possa prescindere da quanto accaduto con gli ultimi 2 scioglimenti anticipati della consiliatura: l’assenza totale dei partiti , la dura contrapposizione personale dentro il consiglio comunale e nella città con la conseguente divisione tra guelfi e ghibellini , la ricerca ossessiva dei riflettori e la distribuzione discrezionale e gratuita di patenti di moralità e professionalità gridano un sindaco, poco importa se professionista o commerciante, giovane o vecchio, politico o di primo pelo, ma soprattutto lontano dal teatro di guerra e capace di riappacificare la comunità.