MARCIANISE:I SOLDI DEL PNRR SONO UN MOTIVO IN PIU’ PER PRENDERE PARTE ALLE PROSSIME ELEZIONI COMUNALI

La scorsa settimana, qualche giorno dopo il capolinea del Velardi bis, com’è mia abitudine serale, passeggiavo per il centro della città e, con mia profonda meraviglia, notavo che la delusione e la rabbia per l’ennesima sconfitta di Marcianise, già erano state rimpiazzate dal tipico fermento, che caratterizza gli ultimi 2 o 3  mesi antecedenti all’appuntamento elettorale . I soliti esperti di oratoria politica già erano all’opera sui marciapiedi, ai bar si avvicendavano gli incontri tra i navigati della politica e la cosiddetta società civile,  e per strada abbondavano le manifestazioni d’affetto dei precedenti amministratori. Tornato a casa, ho cercato di intuire le ragioni e, dopo aver accantonato in un battibaleno che fosse arrivata una nuova primavera della politica, dal momento che  i protagonisti erano sempre i soliti noti, mi è balenata l’idea che forse in qualche modo ci azzeccavano i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Ho fatto una serie di ricerche per sapere qualcosa in più sull’entità dei finanziamenti previsti dal   Pnrr  a favore dei comuni, ed ho appreso dal Sole 24 ore,  fonte più che attendibile in fatto di conti e finanze, che “i comuni e città metropolitane sono soggetti attuatori di interventi per 43 miliardi, in un panorama arricchito anche da altri 10 miliardi legati a progetti a diretta ricaduta territoriale. Di questi fondi, 33,8 miliardi sono già stati ripartiti con i provvedimenti attuativi, e il contatore è destinato a salire a strettissimo giro con le graduatorie dei bandi che distribuiscono 3 miliardi di euro per creare 264mila nuovi posti negli asili nido”. Effettivamente un bel gruzzoletto, eppure mi sentivo un pochino in colpa, perché forse peccavo di malafede. Mentre ero assorto in questi pensieri, improvvisamente mi è venuta in mente un’autentica perla del maestro di saggezza e ironia, Giulio Andreotti: “A pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”. Sia chiaro, a scanso di equivoci, che certamente nessuno vuole intascare un soldo, ma vuole adempiere  a pieno al suo incarico  a favore della polis, impiegando  i finanziamenti del PNRR nella realizzazione di strutture e ammodernamento dei servizi. E se questo sia propedeutico al coronamento di una propria, sana ambizione politica, ben venga.