Qualche riflessione sulla presentazione del Movimento dei Democratici e Progressisti a Caserta

Come già anticipato in un intervento di qualche anno fa,  a  5 anni trascorrevo intere giornate in compagnia di mio nonno,  che faceva il bidello nella sezione del partito comunista a Capodrise, all’epoca cittadella rossa per le  percentuali bulgare del Pci. Qui ho avuto  l’opportunità di conoscere giovani personaggi, poi divenuti leader del partito e figure di primo piano delle istituzioni, e di assaporare l’entusiasmo e la gioia negli occhi e nelle mani dei militanti  per l’organizzazione della festa dell’Unità, l’euforia e i caroselli per la vittoria alle comunali, la delusione e il pianto per la disfatta elettorale imprevista e tanti modi di dire, aneddoti, frasi. Sono cresciuto e pur non essendomi mai tesserato, sono sempre rimasto vicino con l’animo,  il  pensiero e il voto a quell’ ambiente politico di grande tensione ideale e straordinaria vivacità culturale, ma affetto dalla sindrome dell’autolesionismo e delle prime donne. Più per vicinanza affettiva, rispetto che per curiosità, dunque, ieri ho preso parte presso l’Hotel Vanvitelli di San Marco Evangelista alla manifestazione di presentazione del Movimento dei Democratici e Progressisti di Terra di Lavoro con il mio amico Alessandro Tartaglione, il prof Giovanni Cerchia, il segretario generale della Camera del Lavoro di Caserta Camilla Bernabei,  l’ europarlamentare Massimo Paolucci   e il presidente della Fondazione ItalianiEuropei Massimo D’Alema .E’ stato bello rivedere tante persone che hanno accompagnato la tua vita, constatare che  c’è ancora tanta gente appassionata alla politica e che alcune tematiche quali le strategie contro la dilagante povertà, il rapporto tra il governo e le banche, la legalità suscitano interesse. Eppure cari amici o se preferite compagni, qualche appunto devo farvelo:1) in ogni ripartenza le prime iniziative si trasformano inevitabilmente in incontri tra vecchi amici per intraprendere una nuova avventura, ragion per cui  come location avrei optato per un luogo più raccolto, familiare , caldo; 2) mi sarei aspettato qualche giovane in più, ma mi è stato spiegato dai promotori dell’iniziativa che è mancato il tempo per pubblicizzare adeguatamente la manifestazione ed io presto fede; 3) capisco la rabbia verso Renzi e  il  valore strategico delle stoccatine polemiche al suo operato, di cui nolenti o volenti vi siete dovuti far carico quando coabitavate, ma tenete presente che una considerevole percentuale degli elettori dei Cinquestelle sono i delusi della sinistra. Comunque come prima uscita non affatto male, in bocca al lupo!