Riccio (Centro democratico) aderisce a “Campo Progressista” dell’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia

Pino Riccio segretario provinciale di Cd  ha sposato il progetto politico di Pisapia, presentato ieri dal palco del teatro Brancaccio di Roma dove l’Ulivo nel 2005 ebbe una sua tappa fondamentale con Romano Prodi. Non si tratta di un partito, ma di una coalizione modello Ulivo che avrà come laboratori le Officine delle idee ((dopo i cantieri, le fabbriche, le convenzioni, i campi e i forum, saranno il nuovo tentativo di rianimare dal basso la partecipazione ai destini della sinistra). Centro Democratico non si scioglierà, conserverà la sua identità ed il suo simbolo alle prossime amministrative. Il progetto di Pisapia che punta su identità, sobrietà, valori e rilancio sui diritti vuole ricomporre le varie anime di sinistra e di centrosinistra che non si riconoscono nel Pd renziano. L’epoca “dell’uomo solo al comando è finita, sia a destra sia a sinistra”, dice l’ex sindaco di Milano che rilancia il Mattarellum come unica legge elettorale capace di consentire il ritorno alle coalizioni e assicurare la vittoria. Un movimento che attragga i militanti di estrema sinistra , ma che coinvolga anche “i marxisti per Tabacci” così come simpaticamente sono stati rinominati dal palco i sostenitori del deputato di estrazione democristiana (presente in sala) che nella giunta Pisapia ricopriva il ruolo di assessore al Bilancio. Ascoltano e applaudono quelli dell’intera sinistra che va Cuperlo e Zingaretti (ancora nel Pd) ai democratici e progressisti Speranza, Scotto e Smeriglio, fino a Fratoianni e Landini, tutti in una grande barca che viaggia a porte stagne che la formula del “campo largo” vorrebbe aprire e far dialogare. In prima fila il presidente della Camera Laura Boldrini e  a ridosso il sindaco di Cagliari Massimo Zedda e di Bologna Virginio Merola, e pure altri insospettabili come Mario Catania ex ministro dell’agricoltura del governo Monti.

 

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