Il più grande fallimento dell’uomo è stato quello di aver dato valore fondamentale a cose materiali e che per giunta hanno una durata effimera, ed aver invece sottovalutato la forza vitale e la potenza dirompente dei sentimenti che legano le persone nell’amore, nell’amicizia, nella complicità, nella comprensione, nel perdono. Il giudizio e la classificazione dei nostri simili in buoni o cattivi, giusti o sbagliati, meritevoli o da condannare hanno influito tragicamente sulle nostre relazioni. Siamo malati questo è vero, ma di una malattia che si chiama mancanza di amore e di buon senso. Pretendiamo che gli altri abbiano un giusto comportamento, mentre ognuno è alle prese con le proprie tresche e i propri misfatti. C’è qualcosa che non torna, se a pretendere un mondo normale sono persone che in primis non sono sane. Un caro saluto all’autore e agli amici del Blog di Michele Raucci