“Sciurata”: si inaugura sabato 22 luglio al palazzo Monte dei Pegni di Marcianise la mostra personale di Giuseppe della Ventura

Si terrà sabato 22 luglio 2023, alle ore 20.00, presso il Palazzo Monte Dei Pegni di Marcianise (Caserta), l’inaugurazione della mostra personale dell’artista Giuseppe della Ventura dal titolo: “Sciurata. I contenitori dell’amore. L’Appartenenza”. La mostra è promossa dalla “Pro Loco Marthianisi” ed è inserita nel programma degli eventi del “Marcianise Summer Festival” del Comune di Marcianise. L’esposizione sarà aperta al pubblico nei giorni 22, 23 e 24 luglio (dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 21.00).

 

L’artista ha caratterizzato la sua ricerca creativa sulla bellezza in tutte le sue forme ed espressioni. L’elemento floreale che contraddistingue il ciclo di opere che sarà esposto, si ispira al “tempo sospeso”. Le foglie dei quadri di Giuseppe della Ventura e gli stessi fiori, sospesi nel fondo, sono eseguiti con una tecnica che consente un risultato di rarefazione del colore e che simboleggiano la pausa, l’intervallo che contiene l’amore. Come attraverso la “sciurata” gli innamorati manifestavano il loro amore alle fanciulle, così l’autore, attraverso queste opere, definisce il senso dell’appartenenza. Diceva Giorgio Gaber: “L’appartenenza non è lo sforzo di un civile stare insieme. Non è il conforto di un normale voler bene. L’appartenenza è avere gli altri dentro di sé … Io non pretendo il mondo intero. Vorrei soltanto un luogo, un posto più sincero dove magari un giorno molto presto io finalmente possa dire: “Questo è il mio posto”. Dove rinasca non so come e quando il senso di uno sforzo collettivo per ritrovare il mondo”. I fiori e le foglie di Giuseppe della Ventura non sono attaccati al gambo proprio nel tentativo di creare una leggerezza, una sospensione del tempo, un distacco dalla materialità. Questi fiori sono “i contenitori dell’amore”. Lo stesso sentimento che riempie “Una giornata particolare”, capolavoro di Ettore Scola, dove l’amore si inserisce in quel tempo sospeso che è il momento esatto in cui le due solitudini (rappresentate dai personaggi della Loren e di Mastroianni) si incrociano, si scoprono, si corteggiano, solidarizzano e vivono sprazzi di vita nuova. Ma è solo un momento, una breve ma intensa pausa che risveglia e illude perché nel finale della storia ritorna prepotente la realtà. Un ritorno alla routine che, però, porta con sé la consapevolezza di un mondo, quello interiore, non più uguale a quello di prima perché tutto è cambiato.

 

Autodidatta, Giuseppe della Ventura è nato a Maddaloni nel 1960, ha iniziato la sua attività artistica (professionalmente) nei primi anni ’80. La sua produzione si è sempre sviluppata sul registro della memoria sia attraverso l’uso dei materiali che del linguaggio interno all’opera. I suoi lavori, caratterizzati da una personalissima tecnica, presentano resti di materia e di immagini di elementi di un paesaggio scomposto e ricomposto attraverso un’intima armonia.