Una squisitezza senza fine: la zuppa di fagioli e cotiche

Oggi il cielo è plumbeo e non prometto niente di buono, ragione per cui vi parlerò di un piatto che porta via la malinconia, allieta il palato e fa sorridere lo stomaco: i  fagioli con le cotiche. Ebbene, dovete sapere che adoro a tal punto il prosciutto crudo, che non compro l’affettato ma il gambetto, ed una volta mangiata a morsi la parte rossa, quel che rimane, soprattutto le  cotiche, le cucino con fagioli rossi. Ho letto da qualche parte che la zuppa con fagioli e cotenna (ossia la pelle del maiale) è di origine contadina, ed in passato era il piatto, semplice ma sostanzioso,  delle grandi occasioni, mangiato durante le  feste natalizie. Sarà certamente così,  ma io non aspetto un’occasione particolare per mangiarlo. Sembra provenga dal Lazio, in particolare dalla città di Roma, anche se è conosciuto e diffuso un po’ in tutta Italia, soprattutto al Centro (Umbria, Marche e Toscana). In Piemonte esiste una ricetta molto simile chiamata “fagioli grassi” (faseuj grass in dialetto) composta da fagioli, cotenna, frattaglie e ritagli di carne di maiale cotti insieme in recipienti di terracotta e consumati nel periodo di Carnevale.

Zuppa di fagioli e cotiche

ingredienti

  • 500 g di fagioli borlotti
  • 200 g di cotiche di maiale
  • 1 cipolla piccola
  • 1 costa di sedano
  • 1 carota
  • 200 g di passata di pomodoro
  • olio extravergine d’oliva
  • sale e pepe q b