A dichiaralo è Antonello Velardi, in un intervento al mio blog che pubblico qui di seguito: In una giornata particolare come questa chiedo ospitalità all’amico e collega Michele Raucci, il “ragazzo sognatore”, per ringraziare due persone, così vicine, così lontane. E per provare a riflettere sulla nostra Marcianise, con l’entusiasmo del giorno di Pasqua. Ringrazio Mimmo Rosato, l’intellettuale del fare, la migliore risorsa che Marcianise potesse desiderare. Emigrante di ritorno da Aversa, ha rianimato la città: l’ultimo suo successo le due giornate del Fai, una grande vetrina per Marcianise, un tuffo nella modernità. Lo ringrazio per tutto quello che ha fatto, ma soprattutto per la sua impostazione, per la sua voglia di guardare solo e sempre avanti. Per la frase che ha postato in queste ore sul suo profilo Facebook. Eccola: “Pasqua significa passaggio. Per tutti c’è un “Mar Rosso” da attraversare, perché si configuri un orizzonte nuovo, dove le esperienze del passato e del presente si convertano in un progetto più affidabile. Lo auguro a tutti”. Parole che mi colpiscono nel profondo del cuore. Ringrazio anche Genny Iannotti, giovane e brillante avvocato, casertano appassionato, innamorato della sua città, che ieri ha voluto scrivere un post che mi ha lasciato senza fiato. Eccolo: “Tra poco più di sessanta giorni brinderemo al primato di Marcianise che sarà, con Antonello Velardi e la sua rivoluzione dolce, la vera città capoluogo. E Caserta sprofonderà ancor di più nelle viscere della storia”. Genny ha dato per acquisito ciò che non è ancora accaduto, saltando tutti i presupposti; in questo, facendosi prendere dal suo (ben noto) entusiasmo. Perché lo cito? Perché, al di là dell’affettuoso riferimento personale di cui lo ringrazio, il suo post è indicativo di uno stato d’animo che è già diffuso e non siamo neanche partiti: Marcianise è percepita come una città riferimento, come un modello, come un’idea progettuale da imitare. Se un professionista noto, che peraltro svolge un’intensa attività associativa ed è riconosciuto per la sua vivacità intellettuale al di fuori dello stesso ambito lavorativo, arriva a scrivere che il capoluogo (ideale) non è più la sua Caserta ma Marcianise, beh, allora vuol dire che la rivoluzione dolce sta già producendo i suoi effetti. Non è una battuta la sua, è un’affermazione convinta: me ne sono reso conto leggendo i commenti al post, la discussione che ne è seguita. In un ideale filo logico, Rosato scrive che è necessario configurare un orizzonte nuovo e Iannotti aggiunge che il futuro già c’è, che nulla sarà più come prima. Per me, che sogno Marcianise come Milano, è una grande speranza, una grande iniezione di fiducia. Grazie a Rosato e Iannotti, ma grazie anche a Michele Raucci. Non tanto e non solo perché ha la cortesia di ospitare queste mie considerazioni, ma perché lui è la dimostrazione che Marcianise sta davvero avanti, ma avanti davvero, pur valendo il principio che nessuno è profeta in patria. Mi sforzo di pensare ma non trovo altrove un blog come questo, essenziale ma diretto, tribuna intelligente, luogo di incontro e di dibattito, che lascia sempre spazio alla provocazione. Non trovo nulla di simile, anzi altrove trovo spazzatura, trovo immondizia informativa. Rosato, Iannotti e Raucci: parti di un tutto, nodi di uno stesso filo. In una mia ideale campagna elettorale sarebbero tre grandi testimonial. Buona Pasqua”.
L’intervento appena riportato, segue di qualche settimana l’annuncio in anteprima al mio blog della sua disponibilità a guidare il cambiamento di Marcianise:
http://www.micheleraucci.it/velardi-do-la-mi…-della-mia-citta/
Ringrazio Velardi per aver scelto di condividere nuovamente le sue considerazioni sul mio blog.
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