A MARCIANISE E CAPODRISE MANCANO LEADER POLITICI

Fino a qualche decennio fa l’Italia all’estero era considerata non solo il Bel Paese di poeti, santi e navigatori, ma anche di leader politici come De Gasperi, Moro, Berlinguer, Togliatti, Nenni,  tutti d’un pezzo, che avevano obiettivi e sapevano come farsi seguire dal popolo. Oggi la politica ha lasciato il posto a uno show in cui vince chi la spara più grossa, dove ogni impegno o promessa dura l’arco di una giornata, il trasformismo è all’ordine del giorno e ogni leader, o presunto tale, si sgonfia elettoralmente nel giro di una nottata. È un’involuzione, per usare un eufemismo, che investe la destra come la sinistra passando per il centro. Una cronica carenza di leader che attanaglia anche le nostre realtà che un tempo pullulavano di persone politicamente carismatiche e preparate, mentre ora mancano del tutto e, quelli che potrebbero concorrere, sono affossati dai soliti noti.  Per sbrogliare la matassa, soprattutto in vista delle elezioni allorquando va in scena il ballo dei veti contrapposti, i partiti devono necessariamente affidarsi a soggetti provenienti dalla società civile o con poca esperienza politica.  Questo è quanto accaduto a Marcianise, laddove due compagini particolarmente eterogenee hanno scelto 2 professionisti di grande spessore culturale, molto stimati in città e lontani dalla politica militante.  Due persone valide che finora non hanno dato prova di grande leadership. Dell’attuale sindaco di Marcianise, Antonio Trombetta, già ho avuto modo di evidenziarne il temperamento un po’ troppo mite rispetto a un entourage fin troppo irrequieto, autoreferenziale, e in cerca di visibilità politica. Il problema principale della controparte all’opposizione, Lina, Tartaglione, invece, è che non ancora deciso cosa fare da grande: prendere le redini dell’opposizione con tutto ciò che ne consegue per guida e coordinamento dei suoi consiglieri, ma anche di vigilanza, contrapposizione e proposta in consiglio comunale e nella città, oppure lasciar decidere a qualcun altro. Non va diversamente a Capodrise, dove da anni non vengono fuori personaggi politici di un certo spessore perché alcune nuove leve, anche se di prim’ordine, o conservano una sorta di nostalgia del passato oppure si accontentano ogni tanto di fare la comparsa. La politica è una cosa seria che richiede impegno, tempo, sacrificio e rinuncia. È arrivata l’ora di lavorare a un progetto politico coeso tra persone di buona volontà, giovani e vecchie perché la freschezza delle idee non si misura con l’età, che brilli di luce propria e non di quella riflessa dei padri putativi o santi protettori.

1 commento su “A MARCIANISE E CAPODRISE MANCANO LEADER POLITICI”

  1. Attenta analisi, purtroppo i gota di capodrise non vogliono fare sbocciare nuove talenti, allora i giovani, che credono ancora che la politica possa cambiare le sorti di un paese alla rovina, dovranno sgomitare per farsi notare.
    Mentre altri interpretano ahimè la res publica come pubblicità social.
    Staremo a vedere

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