Congresso GD Campania: Angelo Anemola nella Direzione regionale

 

2RECALE. Grande soddisfazione per gli esiti congressuali tra i GD recalesi, che con l’ingresso di Angelo Anemola nella Direzione regionale vedono riconosciuto il percorso di impegno politico e di iniziative compiuto negli ultimi anni: venerdì 27 maggio a Bagnoli la stagione congressuale dei Giovani Democratici della Campania, dopo aver vissuto nei mesi scorsi  momenti di scontro e rotture anche aspre, si è conclusa ritrovando la strada politica dell’unità.

«L’elezione di Angelo – dichiara il segretario della sezione cittadina Michele Landolfo – è un atteso e meritato riconoscimento per tutta la dedizione manifestata e l’impegno speso per i Giovani Democratici. Questa si presenta come una occasione d’oro per portare l’esperienza di questi anni a Recale come contributo allo sviluppo e alla crescita di tutta la giovanile regionale. Auguriamo ad Angelo un buon lavoro, sicuri dell’apporto prezioso che offrirà ai Giovani Democratici della Campania.»

«La Politica – commenta Angelo Anemola – è tale se riesce a dare una prospettiva, se riesce ad essere uno strumento di risoluzione delle problematiche delle persone. Le organizzazioni giovanili sono un’opportunità per cambiare dall’interno ciò che non va nei propri partiti di appartenenza, e per rappresentare concretamente le istanze e le esigenze delle giovani generazioni. Con la giornata di oggi si è chiusa una lunga fase congressuale, con l’elezione a Segretario regionale della compagna Francesca Scarpato e la nomina della nuova squadra di lavoro. A Francesca, che proprio da Recale ha lanciato la sua candidatura in provincia di Caserta, va un grosso in bocca al lupo per il difficile compito di far ripartire la nostra organizzazione giovanile regionale. Un lavoro – conclude Anemola – che ci investirà tutti e che deve partire da ogni singola sezione, passando per i diversi quadri federali per arrivare al livello regionale, con lo scopo di rappresentare al meglio le esigenze e contribuire a risolvere le difficoltà dei nostri coetanei.»