News da Capodrise: Crescente assegna le deleghe alla giunta, “Centrocittà” interviene sul ricorso di Topo

2CAPODRISE. Nella tarda mattina di oggi (7 luglio), il sindaco di Capodrise, Angelo Crescente ha ufficializzato le deleghe agli assessori. Vincenzo Negro, che già ricopre la carica di vicesindaco, si occuperà di lavori pubblici, di manutenzione, di verde pubblico e di cimiteri. Marcella Alberico, di pubblica istruzione, di cultura e di sport. Politiche sociali, affari generali, rapporti istituzionali e politici e protezione civile saranno i settori di competenza di Giusy Pero; mentre ad Angelo Andrea Cecere sono stati affidati il bilancio, le finanze e le attività produttive. Crescente ha riservato per sé l’urbanistica, le risorse umane, la polizia municipale e l’ambiente. Anche ai consiglieri non assessori (Luisa D’Angelo, Antonella Marotta, Federico Abussi, il capogruppo Giuseppe Montebuglio e il presidente del consiglio comunale Tommaso Fattopace) il sindaco assegnerà degli incarichi, la cui attribuzione avverrà nei prossimi giorni, che saranno collegati a punti specifici dell’ampio programma di governo.

Topo ricorre al Tar, Cecere di “CentroCittà”: «Hanno già perso e perderanno ancora»

CAPODRISE. «Ho letto – esordisce Angelo Andrea Cecere, segretario politico dell’associazione “CentroCittà” e assessore al bilancio della giunta Crescente – che il consigliere di minoranza Filippo Topo ha presentato ricorso al Tar, immagino per chiedere il riconteggio delle schede. La notizia non mi sorprende, né mi preoccupa. È nel diritto di tutti affollare le aule di giustizia. Non ho ancora sfogliato le carte – prosegue Cecere –, ma sono convinto che non vi siano elementi tali da rendere il ricorso ricevibile. Qualora, tuttavia, il Tar dovesse decidere di esaminarlo, sono altrettanto convinto che il sindaco Angelo Crescente, che è anche il sindaco di Topo, saprà difendere il voto democratico emerso il 5 giugno. È già successo, nella recente storia di Capodrise, che una parte politica, peraltro, la stessa di oggi, abbia tentato di sovvertire nelle sedi giudiziarie una bocciatura incassata alle urne. Perse allora – conclude Cecere – e perderà pure oggi!