Nuova classe dirigente, ora o mai più

Assolutamente certo che non vi taglierete le vene se mi asterrò da qualsiasi commento sull’esito delle primarie, ma “Paganini non ripete”, conta o resa dei conti avevo preannunciato e  mi sembra di esserci andato vicino. Tutto il resto, vincitori, vinti, vendette consumate, rivincite poco o nulla mi interessano, perché finirei solo per buttare altra benzina sul fuoco della lotta tra le fazioni interne e alimentare il clima da stadio in città. Io ho la sola modesta presunzione di dare un contributo alla discussione politica, punzecchiando quando è necessario, ragion per cui il ruolo di chi appiccia il fuoco o del sadico che si rallegra delle disgrazie altrui, lo lascio agli altri. E poi, consentimi almeno questa battutina velenosa, non ho affatto intenzione di andare a rimpinguare le file dei commentatori politici, sapientoni e dispensatori di perle di saggezza, verità e certezze, che ultimamente abbondano a Marcianise.  Beati loro che sanno tutto, io tra le tante cose della vita, non ho ancora imparato a difendermi dal mio gatto, che spadroneggia in casa, ha sempre nuovi ospiti e me ne combina di tutti i colori. Personalmente ho il solo auspicio che si apra un serio, forte, costruttivo confronto all’interno del Pd, primo partito locale, perché così non si può andare avanti, ne va dell’impegno, degli sforzi, del pathos di tanti militanti e della crescita della città. Un Pd organizzato ma che funziona, discute, propone per quanto lontano dal mio modo di pensare e dalla mia visione della società, può solo far bene alla politica e alla città. Marcianise ha bisogno di un partito democratico che non solo in termini di organizzazione e di voti, ma soprattutto in fatto di proposta politica e programmatica divenga il baricentro del confronto e dibattito politico locale. Un partito, per dirla tutta , che abbandoni una volta per sempre operazioni di stampo gattopardesco “Bisogna cambiare tutto per non cambiare niente” e realmente metta mano alla creazione di una nuova classe dirigente. E’ mia convinzione, avulsa da qualsiasi valore profetico, che se il Pd si incamminerà su questo binario, col sicuro incoraggiamento del sindaco Velardi che ha fatto della formazione di una nuova classe dirigente uno dei suoi cavalli di battaglia, approderà a spiagge bianchissime e acque cristalline, viceversa si inabisserà. Un percorso del genere già è stato intrapreso dai piddini capodrisani e sta dando i suoi frutti: maggiore entusiasmo, nuove adesioni e più iniziative sul territorio.  Attenti a non cadere, però,  nella trappola dell’esibizionismo e della propaganda, fate sempre dei contenuti e dell’umiltà , gli unici fari del vostro agire politico!