Ricevo e pubblico volentieri “Reggia di Caserta: la riforma Franceschini e un piano in 12 punti per l’innovazione e incremento del turismo casertano” di Alessandro Tartaglione

reggia unoCon la riforma del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact) voluta dall’attuale Ministro Franceschini i principali musei italiani, come la Reggia di Caserta, hanno la reale opportunità di cambiare in maniera significativa la modalità di gestione dei beni culturali dando un rilievo non più provinciale alla gestione dei musei e proiettandosi verso una visione più moderna ed adeguata alle esigenze dei nuovi visitatori. In particolare con la definizione della figura del direttore, si supera quella del soprintendente, relegandogli maggiori e nuove responsabilità che vanno ad incidere direttamente nella gestione del museo nel suo complesso, oltre che nell’attuazione dello sviluppo del suo progetto culturale e scientifico. Una vera e propria rivoluzione nel modo di intendere il turismo che in Provincia di Caserta deve essere colto come una reale opportunità di crescita di un comparto mai realmente sfruttato dal punto di vista delle ricadute economiche ed occupazionali. Secondo l’iter procedurale messo in piedi dal Mibact, per il prossimo settembre la Reggia dovrebbe avere reggia 2il suo nuovo direttore con nuovi e più concreti poteri con una autonomia gestionale mai avuta nel passato. La Reggia di Caserta ha negli anni subito un decremento continuo dei visitatori. In particolare, a partire dall’anno del Giubileo del 2000 , il monumento è passato da quasi un milione di visitatori a meno della metà degli stessi registrati negli ultimi anni.

Dopo aver lavorato per quasi 16 anni presso il monumento vanvitelliano ed essermi confrontato con numerosi operatori del turismo quali imprenditori, guide turistiche, albergatori ed anche funzionari dei Beni Culturali, ho maturato l’idea che sia necessario porre in essere una serie di vere e proprie riforme che puntino ad aumentare sensibilmente i visitatori ed incrementare i flussi turistici nel casertano nel giro di pochi anni. Di seguito ho sintetizzato un piano in 12 punti che potrebbe portare anche a reggia 3raddoppiare il numero dei visitatori in pochi anni:
1) Lotta senza se e senza ma all’abusivismo fuori e dentro il monumento vanvitelliano istituendo al suo interno un drappello fisso interforze attraverso un accordo tra Regione Campania, Polo Museale, Prefettura, Questura di Caserta e Comune Capoluogo;
2) Eliminare il giorno di chiusura settimanale adeguandosi ai principali musei europei. In questo modo, con oltre 50 aperture in più all’anno, si possono aumentare sin da subito gli ingressi di almeno il 15%;
3) Istituire le aperture notturne, almeno un sabato al mese, associando alla classica visita museale anche concerti musicali, piece teatrali e cene con chef stellati del territorio;
4) Inserire tra gli eventi ogni anno almeno due grandi mostre di rilievo internazionale sia di arte classica che contemporanea;
5) Legare il sostanzioso flusso turistico di Napoli e dell’area archeologica vesuviana alla Reggia di Caserta scontando il biglietto, ad esempio, a chi ha già visitato altri siti come il Vesuvio, Capodimonte, Pompei ed Ercolano; 6) Stabilire protocolli d’intesa con le compagnie navali individuando una scontistica dedicata ai crocieristi che fanno scalo ai porti di Napoli e Salerno;
7) Protocollo d’intesa con Trenitalia per individuare almeno due Treni ad Alta Velocità sulla tratta Roma-Caserta con sconti particolari per coloro che visitano la Reggia di Caserta e gli altri monumenti di Terra di Lavoro;
8) Protocollo d’intesa con azienda trasporto pubblico casertano per stabilire un vero e proprio “shuttle-bus” con specifica tratta che va dall’area commerciale Marcianise a Caserta-Reggia per veicolare il turismo commerciale verso quello culturale;
9) Potenziare l’evento “Percorsi di Luce” alla Reggia di Caserta e favorire il turismo stanziale, negli alberghi e nei ristoranti, attraverso una specifica scontistica per chi dorme e mangia nel casertano;
10) Favorire la creazione di una vasta area attrezzata dedicata ai Camper nei pressi della Reggia di Caserta e stabilire specifica scontistica con le principali associazioni di camperisti;
11) Individuare un portale web del turismo casertano che proponga itinerari enogastronomici, naturalistici e litoranei di Terra di Lavoro da associare alla visita della Reggia. Il portale dovrà tenere conto soprattutto delle moderne tendenze relative al tempo libero quali trekking, mountain bike, ma anche gli itinerari di turismo religioso quali la Via Francigena;
12) Campagna pubblicitaria che promuova la Reggia di Caserta nei principali aeroporti e nelle principali stazioni ferroviarie in Italia ed in Europa.