Un po’ di idee realizzabili nel settore dell’energia

terraCaro Michele,

siamo il gruppo di lavoro  “Energia e Ambiente” di “Marcianise Terra di Idee”, lista a supporto del candidato sindaco Antonello Velardi.

 

In questo periodo elettorale di “guerriglia marketing”, sentendone la necessità, abbiamo individuato nel tuo blog un “presidio slow di discussione politica”. Utile a condividere, con te e con i tuoi lettori, un documento di proposta e riflessione, allo scopo di incrementare il percorso di condivisione di idee e partecipazione della cittadinanza attiva, che caratterizza il nostro gruppo.

 

In questa fase di campagna elettorale, siamo quasi tutti impegnati nella ricerca dello slogan più efficace, pensato per conquistare il voto, per definire un’idea di città. Il poco tempo a disposizione, fa correre il rischio di incespicare in una proposta di azioni semplicistiche.

 

La nostra esperienza di vita ci insegna che il semplicismo è normalmente un fallimento annunciato. Le procedure risolutive quasi mai sono semplici. Il semplicismo è spesso il preludio ad altri problemi ben più gravi ed onerosi.

 

L’azione amministrativa non può essere efficiente, efficace, economica ed equa se non è prima pianificata. La stessa pianificazione non può esserci, se prima ancora non c’è un’accurata fase di analisi, ricerca e scelta delle soluzioni.

 

Mettendo insieme le nostre esperienze e competenze, unitamente alla campagna di ascolto che stiamo svolgendo, si aspira a tracciare, con voi, un percorso strategico di attuazione, per il settore energia, del programma politico-amministrativo presentato il 7 maggio 2016 e che ora è al vaglio degli elettori, unitamente alla credibilità del candidato sindaco e della coalizione che lo sostiene.

 

Innanzitutto, è evidente che c’è una forte richiesta di lavoro da parte di ogni settore merceologico, in particolare da quello dell’edilizia e della relativa filiera (operai, tecnici, fornitori, enti locali, etc.). É opportuno evidenziare che le stesse casse comunali soffrono anche per la mancanza della costruzione di nuovi edifici e/o riqualificazione di quelli esistenti. La mancanza di servizi per il cittadino è tangibile; strade in degrado, piazzette abbandonate, contesto urbano arcaico sono solo pochi punti di una lista nera lunga pagine. Le industrie, o quel che resta di loro, sono in evidente affanno, ormai non producono più beni e servizi ma: disoccupati, cassintegrati e la mobilità di padri e madri di famiglia. Il commercio locale è alla frutta. Il settore Agricolo è ai minimi storici, nonostante la grande richiesta bio e di km 0, le barriere per una sua ripresa, in questo territorio, sono ancora troppo alte. I servizi sociali sono insufficienti ed inadeguati. A tutto poi si aggiunge le tasse, ostacolo arduo da superare nella vita quotidiana delle famiglie.

 

Marcianise, pur avendo delle potenzialità enormi, non è una città vivibile e certamente non sostenibile. La stessa organizzazione della mobilità interna è oramai superata, come denunciano gli stakeholders locali da almeno 4 anni.

 

Siamo in una situazione di grande emergenza, tranne iniziative di alcuni privati (associazioni, imprese, professionisti, gruppi di cittadini) che non hanno gli strumenti per offrire continuità, la risposta Pubblica è impercettibile o quasi pari a zero.

E’ messa in gioco la tenuta stessa della comunità, vige il principio del “si salvi chi può”.

 

Il grande fallimento è della Politica e soprattutto delle classi dirigenti che l’hanno rappresenta ed attuata negli ultimi 15 anni, nel Mezzogiorno ed in particolare nella nostra città.

 

Necessita una risposta di Sistema, non è socialmente accettabile la promessa di un posto di lavoro, bisogna creare lavoro e/o opportunità di lavoro per la collettività non per il singolo.

 

Servono approfondimenti, studi, conoscenza e capacità di azione e relazione.

 

Inoltre, per completezza e solo a titolo di esempio, ricordiamo che attualmente Marcianise è nella black list europea, perché non ha rispettato il Patto dei sindaci europei. Patto approvato ad unanimità, su proposta del sindaco, dal consiglio comunale che allora era in carica.

 

Sempre a titolo di esempio, ricordiamo che Marcianise ha appena perso € 6.000.000,00 di finanziamenti europei per le fognature, € 1.800.000,00 per la riqualificazione energetica dell’ICS Aldo Moro, non sappiamo come è stato rendicontato il Ring Verde (progetto stravolto completamente rispetto a quello iniziale), sono stati persi i finanziamenti per il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e grossa parte di quelli per il Teatro Mugnone e chissà quanti altri di cui, al momento, non siamo informati.

 

Anche questo evidenzia un’altra grande criticità: pur avendo la capacità di ottenere finanziamenti, le amministrazioni comunali precedenti, non sono state in grado di realizzarli. Le colpe non sono ascrivibili solo ai dipendenti comunali, l’inerzia politica e la mancanza di personale sono un altro problema da sviscerare e superare. Manca un ufficio operativo dedicato ai grandi progetti, manca uno sportello Europa per cittadini ed imprese. La mancanza di personale, può essere superata con l’attuazione di convenzioni con enti pubblici e privati che supportino l’amministrazione anche nelle fasi di realizzazioni delle iniziative, magari con retribuzioni ad obiettivi raggiunti.

 

Nell’immediato, nel settore energia e per rilanciare l’edilizia privata, è possibile creare un ciclo virtuoso di incentivi comunali per la riqualificazione energetica del sistema edificio-impianti e l’uso di fonti rinnovali ed assimilabili, aggiungendo agli incentivi statali (detrazioni fiscali del 50% – 65%, Conto Termico 2.0, etc.) detassazioni comunali e/o premialità. Il Comune può risparmiare almeno 300.000,00 €/anno, investendo nell’uso razionale dell’energia destinata alla pubblica illuminazione stradale e destinare il risparmio ad attività sociali. I consumi energetici di tutti gli edifici pubblici (incluso il cimitero), particolarmente energivori, possono essere efficientati e dai conseguenti risparmi si possono creare spazi di investimenti. Possiamo divenire una “smart city”, una città intelligente, moderna che metta a sistema il capitale fisico, il capitale intellettuale ed il capitale sociale.

 

A nostro parere, vanno, fin da subito, prodotti ed approvati gli strumenti che consentano di mettere a profitto i fondi europei, come il POR Campania FESR 2014-2020, in tutti i suoi assi in particolare per l’asse 4, il Programma di Azione e Coesione, il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 e il Piano Operativo Interregionale 2014-2020, utili anche alle PMI. E’ necessario individuare un percorso che consenta di mettere in sinergia i Fondi diretti europei con i fondi strutturali per accelerarne realmente la spesa. Su tali tematiche l’Assessore alle Attività Produttive della Regione Campania prof. Amedeo Lepore ma anche la dott.ssa Grazia Barberio del Dipartmento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali ENEA, incontrati grazie al candidato sindaco Antonello Velardi, ci hanno spiegato alcune iniziative, regionali e nazionali, già percorribili.

 

Quelle sopra riportate, sono solo alcune delle idee realizzabili nel settore dell’energia e del correlato sviluppo economico per Marcianise. Spetta ai cittadini, il 5 giugno 2016, scegliere tra il progresso e la conservazione dell’attuale stato delle cose.

 

Marcianise, 26/05/2016                                                                     Marcianise Terra di Idee