Marcianise-Dopo la rabbia di ieri sera per alcune critiche al suo operato, nel giorno della firma dell’accordo tra il Comune e la società che gestisce l’Interporto, trapela grande e viva soddisfazione dall’intervento del sindaco nel suo diario serale:
” Nella giornata in cui è stato firmato (perché oggi è stato firmato e non ieri) l’accordo transattivo tra il Comune di Marcianise e l’Ise, la società che gestisce l’Interporto, dedico questo Diario esclusivamente ai ringraziamenti. Particolari, dedicati, speciali.
Grazie ai miei assessori che, con il coraggio dei giusti e la forza degli onesti, si sono assunti responsabilità enormi per mettere fine a una pagina buia della storia della città e per illuminare il futuro di una comunità che merita ben altro rispetto a ciò che le classi dirigenti le hanno riservato finora.
Grazie all’ingegnere Gennaro Spasiano, dirigente del Comune di Marcianise, che pur essendo a scavalco (cioè a mezzo servizio) e pur non avendo alcun obbligo e pur non essendo di Marcianise, ha dimostrato un grande coraggio e un grande amore per quella che non è la sua terra ma è come se lo fosse.
Grazie a tutti i dipendenti comunali, di vertice e non, che hanno lavorato alla documentazione per la stesura dell’accordo, dimostrando un’abnegazione che sinceramente non mi aspettavo e per la qual cosa chiedo qui pubblicamente scusa.
Grazie al prefetto Antonio Reppucci che, da commissario al Comune e da figlio di contadini con la testa dura e il cuore aperto dei contadini, ha tracciato un solco profondo per arrivare al risultato di oggi.
Grazie a tutti i partiti, le associazioni, gli enti, che hanno immediatamente dichiarato con forza la propria soddisfazione per un risultato definito storico.
Grazie agli ex amministratori perbene che con forza negli anni si sono battuti per non stravolgere l’accordo di programma e quindi per non permettere un’ignobile speculazione.
Grazie a tutti i cittadini che mi hanno mostrato, in pubblico e in privato, il massimo apporto e mi hanno fatto sentire il proprio calore.
Grazie ad una cittadina di Marcianise particolare, illustre, Raffaella De Vita, che dagli Stati Uniti non fa mai mancare il suo sostegno, con una passione incantevole, mai intaccata dalla lontananza. Per me è un onore.
Grazie ai giornalisti camorristi che si stanno organizzando per attaccarmi e che, con la loro attività da delinquenti dell’informazione, mi stanno dando grande forza presso l’opinione pubblica. Li invito a continuare.
Grazie ai giornalisti a libro paga che si sono già organizzati e stanno già provando a diffondere notizie false su questo accordo: sono sempre stati a libro paga, lo sanno tutti, magistrati compresi. Chi nasce tondo non muore quadrato. Invito pure loro a continuare, mi danno anch’essi grande forza presso l’opinione pubblica.
Grazie agli avvocati che oggi hanno rifiutato di fare ricorso contro l’accordo, come hanno chiesto alcuni esponenti dell’opposizione di Marcianise, ultimi giapponesi nella giungla, decisi a dilapidare il patrimonio accumulato in anni di politica familistica ed affaristica, ora fuori da qualsiasi gioco di potere. Grazie a questi avvocati che hanno perso clienti e rifiutato parcelle d’oro perché hanno capito la portata storica di quest’accordo: un avvocato può essere anche un grande avvocato. Non ci sono solo gli avvocati che fanno affari sulla pelle dei lavoratori.
Grazie a questi personaggetti dell’opposizione che da ieri girano come le mosche che volano impazzite sulla merda. Stanno talmente dimostrando la loro irritazione da aver trasmesso alla gente di Marcianise un’idea chiara: questi sono incazzati perché non possono più fare gli affari loro. Li invito a continuare così, si autodistruggeranno.
Grazie agli esponenti (pochi) dell’opposizione che hanno dimostrato una apprezzabile maturità, una grande voglia di capire e di approfondire, avendo compreso la portata storica dell’accordo. Grazie perché amano la città.
Grazie ad una mia assessora che oggi mi ha mandato un messaggio bellissimo che mi ha ripagato della stanchezza, delle amarezze, delle incazzature di questi mesi. Grazie perché mi ha dato una lezione di vita e mi ha fatto capire tante cose.
Grazie a tutti quei muratori (e io da ragazzo ho lavorato vicino ai muratori) che ho incontrato in campagna elettorale e mi hanno detto: “Lavoravamo all’interporto, ci hanno licenziato. Abbiamo cinquant’anni e nessuno ci prende più. Un giorno riapriranno i cantieri?” Grazie perché ho avuto sempre, in questi mesi di interminabile trattativa con l’Interporto, davanti ai miei occhi i loro volti rugosi e le loro mani callose. Nelle mie scelte mi hanno guidato la mia coscienza, quei volti e quelle mani.
Grazie anche all’Ise, la società dell’Interporto, che ha deciso di rimettersi in gioco e ha capito chi eravamo, di che pasta eravamo. Grazie perché ha capito che non eravamo come quelli di prima.
Grazie a chi, da oggi e per il futuro, per sempre, vigilerà su quest’accordo, ci ricorderà che i patti si rispettano, ci tormenterà ribadendoci che prima e sempre vengono gli interessi della città.
Grazie a tutti, ma proprio a tutti.
Chiudo qui con alcune foto che, per una incredibile coincidenza, sono state scattate a Milano nel giorno della firma dell’accordo a Marcianise. Sono le foto del jumbo tram che passa davanti alla Scala e al Duomo, nel cuore del capoluogo lombardo, e che da stamattina è disegnato a festa in onore di Book City, la straordinaria rassegna di eventi culturali che porterà Milano al centro del mondo tra poco più di una settimana. Quel tram che corre per Milano e segna il futuro della città che è la capitale produttiva del Paese, è stato fotografato da Gaetano Di Dio, marcianisano, che studia lì, e che appartiene alla scuderia dei nostri talenti. Quel disegno, quel logo, quell’idea di Book City è di Antonio Iodice e Giulia Scalera, marito e moglie, marcianisani, talenti anche loro, coach di quella scuderia.
Grazie anche a loro. Grazie. Avevo detto in campagna elettorale che avrei portato Marcianise a Milano, da stamattina è così. E mi avevano fatto dire che avrei portato il mare a Marcianise: da stamattina può essere davvero così, perché con quest’accordo l’Interporto dovrà allungarsi fino al Porto di Napoli e quindi la banchina arretrerà fino a Marcianise. Pensavano che scherzassi, perciò li chiamai imbecilli. Io facevo per davvero.
Grazie a tutti, mi avete convinto che non si deve scappare: il futuro è qui. E siamo solo all’inizio. Buona serata, buona vita a noi. #sempreprimi