L’arte emozionale dell’artista Marcianisano Andrea Iannotta approda al “Teatro Manzoni di Milano” per il “Premio Internazionale Maestri a Milano”.

Il giorno 10 ed 11 Gennaio 2022, l’opera “Ad Infinitum”, un tela di grandi dimensioni (150x100cm) sarà esposta nella splendida cornice del “Teatro Manzoni” (MI) per il “Premio Internazionale Maestri a Milano”. Un riconoscimento che verrà conferito a illustri personaggi del mondo dell’arte. Tantissimi gli ospiti d’onore, quali: Edoardo Sylos Labini, Angelo Crespi, José Van Roy Dalì (figlio del grande Salvador Dalì). La video esposizione sarà ripresa e divulgata in diretta streaming attraverso i vari canali social. “Ad infinitum” fa parte di una collezione che ho chiamato muri di luce-spiega l’artista- ed è un progetto che ho iniziato un po’ di tempo fa quando mi ero prestabilito di dipingere su tele di grandi dimensioni, innanzitutto per dare il senso della luce e della maestosità dell’opera stessa e soprattutto per raffigurare la grandezza sublime della natura che viene espressa dall’immensità spaziale. Per realizzare quest’opera-ha ggiunto Iannotta- mi sono ispirato maggiormente al Paradiso del Tintoretto.  In questa opera, la luce al centro rappresenta il punto focale principale che guarda verso l’infinito, i vari blue con le loro sfumature ne danno il senso e la cromaticità, i punti più scuri dove ho utilizzato il nero i grigi ed il viola rappresentano la profondità, ma anche il dubbio o l’incertezza che non fa scorgere con chiarezza ciò che potremmo trovare dall’altro lato. L’opera osservate nei suoi chiaroscuri vuole rappresentare appunto l’infinito ovvero il riflesso di un luogo una condizione di continuazione dell’esistenza. Infatti la figura che troviamo in alto a destra che ho rappresentato con dei colori scuri molto netti e pieni di vibrazioni è il profilo di un individuo non chiaramente definito quindi potrebbe essere un maschio, una femmina o un bambino…che impersona chiunque consideri la propria esistenza come una preparazione verso l’infinito, infatti sa come riflesso se stesso ma con il volto di dissolto in una sorta di nebbia mistica”. Nella sua totalità l’opera simboleggia sia il viaggio terreno, quindi caratterizzato da uno specifico momento materiale e di consapevolezza, e se il viaggio spirituale verso l’infinito ed oltre.”Intanto, emozionato per quest’altro importante traguardo-ha concluso l’artista- incrocio le dita e auguro il meglio a me e a tutti coloro che credono in qualcosa di davvero grande!”