Ricevo e pubblico volentieri la riflessione di Rosario Tardi

Caro Michele mi va di usare questa pagina del tuo Blog per esprimere una mia riflessione. Noto con dispiacere che il nostro paese attraversa ormai un periodo di forte decadenza. Non solo economica ma anche e soprattutto morale, etica, valoriale, di principi, culturale. Passa da tutte le parti l’idea che per cavarsela nella vita, basta essere furbi, scaltri, ingannare il prossimo, proporre roba da comprare ( che spesso non utilizzeremo mai ), aggirare le regole, fare a meno del talento. E gli esempi che arrivano dall’alto, dagli adulti, da quelli che tengono le fila di questa Nazione non sono di certo dei migliori: padri che violentano i propri figli, mariti che ammazzano le proprie mogli, donne ( sempre più giovanissime ) che si prostituiscono, politici di ogni colore e schieramento politico implicati in affari loschi ed illegali. E la cultura che potrebbe funzionare come argine a tutta questa deriva umana e intellettiva è sempre più derubricata a qualcosa della quale si può fare benissimo a meno. Si legge sempre meno, con conseguente chiusura di Librerie, spesso storiche nel centro di città importanti, si va sempre meno al Cinema, i Teatri chiudono, le Biblioteche sono sempre più vuote. Adesso come ogni anno c’è l’iniziativa di una testata giornalistica nazionale ( La Repubblica ) che organizzerà a Genova, 4 giorni di incontri e dibattiti con autori, musicisti, politici, giornalisti, esperti di marketing, ai quali chiunque potrà partecipare. Gli incontri sono pubblici e gratuiti ( salvo che in alcuni casi e per alcuni eventi ) e rappresentano un’opportunità molto importante per fare il punto della situazione del nostro paese e proporre idee per valutare come e quando sia possibile far ripartire il motore dell’Italia che per troppo tempo è stato fermo ai box. Colpevolmente.

1 commento su “Ricevo e pubblico volentieri la riflessione di Rosario Tardi”

  1. Caro Rosario condivido molto il tuo rammarico e da pentito giustificazionista dico che accanto alla cultura, occorre certamente informazione e prevenzione, ma anche repressione e certezza della pena per certe, deleterie violazioni.

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