Velardi:”Marcianise avrà un festival della letteratura”

Antonello-VelardiEcco la dichiarazione più saliente estrapolata dall’intervento di Antonello Velardi, che pubblico integralmente qui di seguito:
“C’è sempre il rischio di apparire fuori asse o, peggio, troppo sognatori. Ma ci terrei a spiegare che i sogni si possono coltivare e che solo chi è sognatore può poi realizzarli, se è mosso da senso pratico. E voglio spiegarlo non a caso qui, sul blog di Michele Raucci, il “ragazzo sognatore” che ama l’arte e la cultura. Marcianise avrà un festival della letteratura, un mio vecchio pallino, un’idea di cui abbiamo parlato più volte durante la presentazione di libri o durante incontri culturali. Mi spiego meglio: abbiamo messo le basi perché il festival si svolga. L’altro giorno ho parlato con Francesco Durante, mio amico e collega, direttore di “Salerno Festival”, interessato alla rivoluzione dolce che ho in mente per Marcianise. Mi ha detto che è pronto a darmi una mano, che – per cominciare – vuole far svolgere un paio di eventi del suo festival in trasferta a Marcianise. Mi ha commosso. Mi ha detto che, volendo, si potrebbe cominciare già con quest’edizione, la prossima. E’ in programma dal 20 al 26 giugno, c’è solo la controindicazione che l’evento si accavalla con la tornata elettorale: obiettivamente c’è poco tempo per organizzarsi. Ma non è questo il problema: se non quest’anno, sarà per il prossimo. Resta il dato che Marcianise potrà essere una costola di “Salerno festival”, a sua volta contraltare meridionale del festival di Mantova ma anche di Pordenone. Sono felicissimo e mi faceva piacere comunicarlo. Lo faccio chiedendo ospitalità a Michele Raucci che già immagino – non solo idealmente – in prima fila al Salerno/Marcianise festival, in compagnia di quelli (e da noi sono molti) che amano la lettura e vogliono stare insieme con i loro autori, come la rassegna vuole che avvenga. Mi fa piacere annunciarlo su questo blog anche perché Michele Raucci è spesso considerato fuori contesto, non rincorrendo fama e soldi ma solo sogni, pensando alla cultura e all’arte. La cultura è spesso anch’essa considerata fuori contesto dalla politica e dai politici di professione che non la ritengono fonte di voti. E infatti, mentre la politica è impegnata in queste ore ad assumere ben altre e cruciali decisioni, mi fa piacere scrivere di questa telefonata con Durante e della mia Marcianise che immagino. Una rivoluzione dolce leggendo i libri: ecco, in una ideale campagna elettorale utilizzerei questo slogan”.

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