Cari mamma e papà, il bene per i vostri bimbi non si misura col cibo

A chi di voi, non è mai capitato a casa di un amico, in un locale o mentre cammini per strada, di vedere qualche genitore su tutte le furie col figlioletto paffutello (per intenderci a qualche centinaio di metri di distanza ti accorgi che fortunatamente non ha mai sofferto la fame ) perché non vuol mangiare la seconda terza o quarta merendina o snack del giorno oppure non termina tutta la busta di patatine, la 9357609-fat-boy-male-con-salsiccia-Archivio-Fotograficolattina di bibita gassata, un po’ di insaccati o schifezze varie. Quando accade a me, solitamente dapprima rido al pensiero che il bambinone potrebbe digiunare anche qualche giorno senza conseguenze gravi, ma subito dopo mi sopraggiunge un leggero rammarico su come alcune volte non per forza di cosa l’amore ama, anzi può far del male.

Leggevo stamani i dati dell’indagine Okkio alla salute 2012, a cui hanno partecipato oltre 46 mila alunni della terza classe primaria e 48 mila genitori, di tutte le regioni italiane. Essi ci dicono

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OMBRA DI FUOCO

Occhi lucidi di fuoco, bocca parva e striminzita che fa a pugni col sorriso, mani ruvide che non conoscono una carezza, corpo esile quanto un grissino di repentine e devastanti esplosioni, pelle assetata, increspata che al tocco ferisce, passo silenzioso che non ha mai sposato una scarpa e si perde tra l’assordante battito di un cuore. Disponibile su Amazon Store …

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I rappresentanti devono dar conto ai rappresentati

Più che buona norma dovrebbe essere doveroso, a mio modesto parere, per i rappresentanti informare i cittadini sulla loro azione, soprattutto quando assumono decisioni particolarmente rilevanti per la vita quotidiana dei cittadini o cambiano casacca. Ed invece, nel nostro Paese tanto splendido quanto ricco di contraddizioni e paradossi , non accade quasi mai. Non l’avverte come un obbligo verso la gente, il premier Matteo Renzi, che continua a spararla grossa sul drammatico problema dell’immigrazione che rischia di far collassare l’Italia, ma poi puntualmente fa dietrofront senza spigarne le ragioni. Aveva accennato ad iniziative forti, se nel consiglio Europeo del 25 giugno non fosse passato l’accordo delle quote ed altri interventi tangibili a favore dell’Italia, ed invece difronte alla netta chiusura dei partner europei ha alzato i tacchi e si è limitato a dire : ”Se questa è la vostra idea di Europa, tenetevela”. Evidentemente c’è dell’altro che non c’è dato sapere. Confidiamo comunque, in un riscatto d’orgoglio patriottico dell’ultim’ora.
Parimenti la sinistra interna del Pd dovrebbe illustrare agli insegnanti,

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