Essere o apparire?

civatiAvrei potuto abbandonarmi a diverse considerazioni seriose e profonde sulla distinzione tra ostentazione e sostanza, ma l’estate è per tutti momento di riposo, svago, abbandono delle fatiche e cose di ogni giorno per cui vi rifilo un aforisma piacevole di Igor Sikorsky, pioniere dell’aviazione russo naturalizzato statunitense   : “Secondo alcuni autorevoli testi di tecnica di aeronautica, il calabrone non può volare, a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare. Ma il calabrone non lo sa e perciò continua a volare”. Tutto nasce ( o almeno così si racconta ) da alcuni scienziati tedeschi e svizzeri che negli anni 30 del 900 , fecero dei calcoli ( senza però mai pubblicarli)  che dimostravano come , effettivamente i calabroni non dovrebbero essere in grado di volare. Successivamente, è stato dimostrato che questi studi contenevano una serie di errori e il calabrone può volare.

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In democrazia ad ognuno il suo ruolo

La democrazia è bella, vera e compiuta quando ognuno occupa lo spazio ed esercita il ruolo per cui è grillostato scelto dalla gente. Lo sa benissimo , ma fa la parte dello gnorri Beppe Grillo, straordinariamente variopinto ed efficace nel suo doppio ruolo di sentinella delle regole, dei valori costituzionali, dei diritti delle persone e di denuncia di sprechi e malfunzionamento del sistema, eppure per nulla disposto sia ad aprire un confronto con le altre forze politiche sui tanti temi al centro del dibattito politico che ad assumersi la responsabilità di governo in seno alle istituzioni. A Grillo, il popolo e la democrazia volenti o nolenti, debbono riconoscere il merito di

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I rappresentanti devono dar conto ai rappresentati

Più che buona norma dovrebbe essere doveroso, a mio modesto parere, per i rappresentanti informare i cittadini sulla loro azione, soprattutto quando assumono decisioni particolarmente rilevanti per la vita quotidiana dei cittadini o cambiano casacca. Ed invece, nel nostro Paese tanto splendido quanto ricco di contraddizioni e paradossi , non accade quasi mai. Non l’avverte come un obbligo verso la gente, il premier Matteo Renzi, che continua a spararla grossa sul drammatico problema dell’immigrazione che rischia di far collassare l’Italia, ma poi puntualmente fa dietrofront senza spigarne le ragioni. Aveva accennato ad iniziative forti, se nel consiglio Europeo del 25 giugno non fosse passato l’accordo delle quote ed altri interventi tangibili a favore dell’Italia, ed invece difronte alla netta chiusura dei partner europei ha alzato i tacchi e si è limitato a dire : ”Se questa è la vostra idea di Europa, tenetevela”. Evidentemente c’è dell’altro che non c’è dato sapere. Confidiamo comunque, in un riscatto d’orgoglio patriottico dell’ultim’ora.
Parimenti la sinistra interna del Pd dovrebbe illustrare agli insegnanti,

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