Sarà l’estate che bussa alla porta col suo gradevole caldo e soporifero venticello o un fine settimana particolarmente intenso a causa di diverse, improcrastinabili, vitali novità apportate alla casa mentre alla radio Mannoia canta “Come si cambia per non morire, come si cambia per amore”, ma oggi sono particolarmente in vena di abbandonarmi a pensieri filosofici e perle di saggezza.
Vi chiedo, se non avete niente di meglio da fare, solo di sopportarmi per alcuni minuti, sciroppandovi le mie stravaganti considerazioni.
A lanciare la proposta è Raffaele Guerriero, consigliere comunale del Partito Democratico, in un intervento al mio blog che pubblico qui di seguito:
A poco meno di un anno dall’inizio di questa nuova azione politica marcianisana, quale espressione della lista “Orgoglio Marcianise” per Velardi, sento l’esigenza di mettere in luce i momenti che hanno caratterizzato sino ad ora la mia personale esperienza di Consigliere Comunale.
Amici e conoscenti cari , consentimi un paio di considerazioni sul voto francese, non per accreditarmi come commentatore politico di fatti internazionali, ma perché offre spunti di riflessioni assai interessanti per la nostra realtà politica nazionale e locale. Emmanuel Macron , il giovane, affascinante, rassicurante, intuitivo, scaltro vincitore delle presidenziali francesi di domenica scorsa non mi entusiasma, ma Marine Le Pen era invotabile. La dama in nero, che bene farebbe non solo a cambiare il nome del partito ma anche a lasciare il testimone alla nipote, è scesa in campo con un programma ripugnante, ha scopiazzato
Assolutamente certo che non vi taglierete le vene se mi asterrò da qualsiasi commento sull’esito delle primarie, ma “Paganini non ripete”, conta o resa dei conti avevo preannunciato e mi sembra di esserci andato vicino. Tutto il resto, vincitori, vinti, vendette consumate, rivincite poco o nulla mi interessano, perché finirei solo per buttare altra benzina sul fuoco della lotta tra le fazioni interne e alimentare il clima da stadio in città. Io ho la sola modesta presunzione di dare