Regionali 2015: più personaggi che contenuti

Campagna elettorale a dir poco deludente: candidati per lo più impegnati a vestire panni altrui senza un minimo tocco di originalità ( si va da Salvini in salsa dolce all’amico di Dudù e company passando per la fata turchina che con la bacchetta magica risolve tutti i problemi della gente comune) e ad abbuffarci di ricette miracolose per risolvere le emergenze del nostro vivere quotidiano senza indicarci gli ingredienti. Un esempio valga per tutti : il tema più abusato è il lavoro, ma eccetto per un generico richiamo ai fondi europei, facciamo francamente fatica a capire da dove usciranno i posti di lavoro. Per altre problematiche come ambiente, cultura e turismo, sicurezza urbana, sanità, fiscalità, rapporto cittadini-pubblica amministrazione, trasporti al momento solo vaghi accenni. A questo punto mi chiedo e vi chiedo, in chiave franca e costruttiva, invece di stressarvi per cambiare abito ogni giorno e tirar fuori decina di conigli dal cilindro, non era forse più lungimirante, proficuo e consentitemelo anche meno faticoso per voi ma anche per la gente e le città bombardate quotidianamente da diecimila messaggi e manifesti , fare politica, stare accanto alla gente giorno per giorno per confrontarsi e recepirne esigenze e suggerimenti? Ma chi vi capisce…! Concludo, non me ne vogliate con un piccolo consiglio:” Come si dice a Napoli e non solo C.N.F. ( cà nisciun è fess) per cui ponete in evidenza aspetti, passioni della vostra vita privata in cui si rivedono gli elettori ma non vi snaturate eccessivamente, altrimenti rischiate di perdere anche i voti di chi vi ha conosciuto in un modo e vi ritrova improvvisamente in un altro diametralmente opposto”.

Tanto era sentito più che dovuto, di vero cuore in bocca al lupo a tutti e vinca il migliore!

4 commenti su “Regionali 2015: più personaggi che contenuti”

  1. Titolo del post giusto, ma il contenuto non lo rispecchia. Perché nessuna parola su De Luca e le liste che lo appoggiano. Abbiamo discusso insieme del fatto che la gente votasse De Luca per il cambiamento, che a veder le liste, c’ è stato solo nel cambiare casacca.

    • La mia è una breve panoramica sui soli candidati al Consiglio Regionale,
      di cui ho più occasioni per apprezzarne i proclami e le gesta eroiche sul territorio.
      Comunque raccolgo il tuo sollecito e a breve mi soffermerò anche sui candidati alla
      Presidenza, composizione delle liste e il loro furore di cambiamento.

  2. Caro Michele ,anzitutto mi complimento per la tua intuizione ,che ,tra l’altro ,ha reso possibile far esprimere sensazioni ,considerazioni e pensieri alla gente “comune”.Conosco,ed apprezzo ormai da tempo la tua professionalità unità ad una spiccata sensibilità che ti fa essere persona più unica che rara.Gli argomernti da te trattati mai sono faziosi,bensì esprimono talvolta,nella totale oggettività di giudizio,pareri personali che mai vanno a cozzare con la sensibilità altrui.Rispetto e per contro all’articolo riguardo alle elezioni regionali,evidenzi un punto fondamentale cui dovrebbe essere basata tutta l’essenza della politica,senza intaccare quella che ne è l’architettura portante.Purtroppo ,caro Michele ,la politica del territorio e il raggiungimento del bene comune sono e restano una chimera,nel senso che tutti ne parlano ma nessuno li pratica.C’è un problema di cultura politica che riscontra i suoi limiti anche per il fatto che da tempo ormai non esiste più la cara vecchia scuola di partito,dove aspro era il confronto,ma esso serviva a forgiare le menti degli uomini.Men che meno la politic del territorio,limite questo,figlio del continuo variare del sistema elettorale.Gli argomenti meriterebbero prrofondimenti maggiori,ma lungi da me il tediarti,ma tengo però ad una cosa,già espressa,il ringraziamento pe4r avermi dato questa opportunità.Con affetto ti saluto Mauro Scarpitti

    • Ti ringrazio sia per il sincero apprezzamento nei confronti della mia persona che per il forte e vivo incoraggiamento alla mia iniziativa.
      Per il resto concordo con te che, in un contesto ove manca del tutto la Politica, si predica bene e si razzola male.

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