La politica dopo il voto alle regionali

Dall’esito delle urne i partiti hanno tratto la dovuta lezione?

Alcuni si , altri in parte , altri barrano gli occhi e vanno avanti per la strada delle loro convinzioni.

Chi più di tutti, ha capito che o cambia marcia o sarà Kaput , è il Fonzi fiorentino.

Accantonata la formidabile idea del Partito della Nazione, già è al  lavoro per rimediare agli errori contenuti nel DDl sulla scuola ed ha finalmente fatto un bagno di umiltà , ammettendo che l’Italia non è definitivamente uscita dalla crisi.

Per risalire del tutto la china, a mio modesto parere, manca un intervento a favore di quelle fasce di popolazione, in primis anziani con una pensione da fame di poche centinaia di euro e lavoratori part time, che non usufruiscono del bonus degli 80 euro perché con un reddito annuo inferiore agli 8000 euro.

Una misura a favore soprattutto dei pensionati andrebbe nella direzione dell’equità sociale e infierirebbe un duro colpo al mito di Mister B, come l’unico che ha ritoccato al rialzo le pensioni nel nostro paese.

 A proposito di Mister B. , dopo un po’ di smarrimento in campagna elettorale (aveva sbagliato comizio e a Segrate aveva sostenuto il candidato di centrosinistra),  ha rispolverato con energia e vigore  alcune gemme del suo repertorio: l’eliminazione della tassa sulla casa e di quella di successione, l’aumento delle pensioni sino a 1000 euro mensili.

Qualche suo stretto collaboratore , però, gli ha fatto cortesemente notare che non era nulla in più o in meno di quanto va sostenendo da circa un ventennio ed occorreva tirar fuori un coniglio dal cilindro. Mister B. cui tutto gli si può imputare, eccetto che non sia un mago delle sorprese, ha dunque escogitato l’assegno di emergenza per coloro che versano in condizioni di povertà.

“Chi si assomiglia si piglia”, si dice dalle mie parti , ed ecco che anche Salvini dopo una celere ripassata delle coniugazioni dei verbi per lo scivolone  su “migrante” gerundio, più che abbozzare nuove idee e programmi, ha ritenuto più utile, in questo momento storico dove abbondano gli episodi di cronaca nera in cui son coinvolti stranieri come protagonisti,  tornare a cavalcare il suo cavallo di battaglia della lotta all’immigrazione clandestina.

Anche nel suo caso, però, per non essere ripetitivo occorreva una proposta choc: allora ha suggerito ai suoi governatori e all’orsacchiotto Bubu, il blocco anti-immigrati.

Siamo seri! Ritengo che il difficilissimo, complesso problema dell’immigrazione non si risolva con iniziative ad effetti speciali, ma sedendo tutti attorno a un tavolo, individuando una posizione comune da presentare all’Europa affinché si assuma finalmente le sue responsabilità.

Riguardo agli altri partiti, infine, poco da aggiungere: lady Boccia scalpita in Ncd per uscire dal governo, ma faccio francamente fatica a capire per fare cosa e soprattutto dove andare ; i 5 stelle sono sempre più gelosi del loro isolamento; per Sel è definitivamente chiuso il ciclo di Vendola ed è ora che passi al palla a qualcuno.

Dallo scacchiere nazionale ai fatti di casa nostra il passo è breve.

antonio de angelisSe fossimo alla rubrica  “I nuovi mostri” di Striscia la notizia,  il primo posto della speciale classifica spetterebbe senz’altro al sindaco Antonio De Angelis che , con il motore del cambiamento singhiozzante , una giunta ballerina e un centrodestra in cui è davvero problematico capire chi rappresenta Forza Italia e dove si colloca, si è cucito sul petto la coccarda della vittoria alle  consultazioni regionali. In particolare, a poche ore dalle dimissioni dell’assessore Vincenzo Mataluna che seguono di qualche mese quelle della sua collega Tramontano, il sindaco ha dichiarato :Siamo il baluardo da cui il partito azzurro, che con oltre 4000 preferenze si riconferma primo in città,  può riprendere la propria ascesa. Marcianise – prosegue – ha ridato la sua più totale fiducia al governo cittadino ed agli uomini di Forza Italia: nonostante le difficoltà incontrate in questo biennio di amministrazione, gli elettori hanno mostrato di credere in noi e nelle nostre competenze.  Ancor di più, oggi, dobbiamo sentire forte la responsabilità di lavorare per fare crescere il nostro territorio”.

angelo raucciNon se la passa meglio il segretario del Pd, Angelo Raucci, il cui partito non solo perde il primato in città dopo le consultazioni comunali ed europee, ma dopo il risultato inferiore alle aspettative del candidato locale , Dario Abbate che si attesta sui 1900 voti a Marcianise grazie all’apporto di personalità esterne al partito,  è lacerato ulteriormente tra abbatiani e fecondiani.

Va da sé, infatti, che se il partito fosse stato più compatto Abbate non solo avrebbe abbondantemente superato la soglia dei 2000 voti, ma sarebbe stato anche più forte e credibile a livello provinciale ed evitato forse qualche tradimento dell’ultim’ora.

Altri motivi non di turbamento ma di attenta riflessione per il segretario del Pd, sono:

Giuseppe Moretta (PSE)1)Il probabile ingresso nel partito dell’area vicino a Gennaro Oliviero, capeggiata da Pinuccio Moretta, che potrebbe far pendere la bilancia verso l’una fazione piuttosto che l’altra;

2) i tanti aspiranti alla nomination a sindaco;

3) superamento della logica dell’autosufficienza e riapertura del dialogo, confronto con gli altri partiti del centrosinistra.

Un bel rompicapo per il segretario del Pd, ma senza un ‘attenta analisi, autocritica e un po’ di umiltà il Pd andrà in frantumi e consegnerà di nuovo la città al centrodestra.

Se invece, si aprirà un confronto interno anche duro ma franco, appianerà ogni divergenza e individuerà un nome su cui lavorare già da adesso per costruire una candidatura forte e largamente condivisa dalle altre forze politiche di centrosinistra, il Pd avrà molte chances di conquistare la poltrona di primo cittadino.

Nulla di nuovo in casa Sinistra al lavoro per la Campania ove, eccetto per qualche piccola ammissione e assunzione di responsabilità circa i limiti della propria proposta programmatica e della comunicazione, si preferisce ancora una volta addossare ogni responsabilità del proprio insuccesso allo strapotere e alle politiche di Renzi.

Sbagliare umano, perseverare è diabolico.

pino riccio

Una particolare nota di plauso per Pino Riccio, abile e accorto al momento della composizione della lista,filomena letizia ha anteposto il successo di Centro Democratico agli interessi di Tizio o Caio, guadagnandone un seggio in consiglio regionale.

Per finire un incoraggiamento a Filomena Letizia non scattata per appena 20 voti, a continuare nel solco già tracciato tra la gente.

 

14 commenti su “La politica dopo il voto alle regionali”

  1. Attenta anilisi…ma quando si ricomicia a parlare di: questione morale, etica, valori, principi, competenza e quant’altro nelle sezioni di partito? Ove ce ne fossero…ovviamente. Questa tua riflessione, caro Miky…mi sa tanto di anticamera di morte della politica.

    • Ti invito a leggere al riguardo questo interessante intervento di Enrico Rossi, neoeletto Presidente della regione Toscana :”Dalle inchieste di mafia capitale emerge che anche il PD è inquinato e lo è con individui che hanno preso molti voti alle elezioni comunali. Gentaglia che per costruirsi il consenso è stata disposta a tutto.
      Spregiudicati che hanno scelto la politica per fare un’impresa personale.
      Questo è il rischio che corre il partito leggero, senza strutture e organizzazione, senza militanza e selezione della classe dirigente.
      Non si può, né si deve rinunciare alle primarie e alle preferenze ma il criterio del consenso non basta a selezionare i dirigenti perché il rischio è che in tante realtà la società civile esprima il peggio di sé. Laddove il tessuto democratico è più forte, come in Toscana, il partito resta ancora sano mentre dove è più debole aumentano i rischi dell’ inquinamento e dell’infiltrazione del malaffare.
      Io penso che si deve costruire un partito-comunità dove i militanti esercitano un forte controllo sociale, dove possono iscriversi solo le persone perbene sulla base di ideali e non di interessi personali, dove regolarmente si tengono le riunioni e si valuta il valore, la competenza e la dedizione dei dirigenti e degli iscritti e si decide insieme la linea da tenere.
      Questo è un partito che avrà molti veri e forti leader sul territorio e non i notabili o i capi bastone o le consorterie.
      Questo è un partito che ha bisogno di militanti che possano esercitare diritti veri di partecipazione alle scelte sui dirigenti e sui contenuti politici, e non soltanto quello di recarsi ai gazebo.
      Questo partito deve avere un nobile è alto profilo politico e culturale non fermandosi alla gestione dell’esistente e non schiacciandosi sul quotidiano.
      Questo partito con l’impegno riformista deve migliorare in modo concreto la realtà di ogni giorno dei ceti più deboli e emarginati, supportare e allearsi con le forze produttive e del lavoro per promuovere la crescita e distribuire meglio la ricchezza; ma deve mantenere vivo anche uno spirito critico verso la società esistente e le sue ingiustizie, coltivando l’ansia e il sogno di un cambiamento sempre più profondo.
      Se vedi un povero, un immigrato e pensi agli affari non devi avere diritto di iscriverti al PD e non dovrebbe neppure passarti in testa l’idea di farlo.
      Dobbiamo fare pulizia con metodo e determinazione e con un rinnovato impegno etico e ideale.
      Io propongo una conferenza di organizzazione da tenersi nell’autunno per consentire a tutti gli amici e i compagni democratici di partecipare al dibattito e alle scelte.
      Bisogna credere e lottare per costruire un partito nuovo a servizio dell’Italia”.

      • Miky….nn dimenticare che parli del PD toscano. Noi siamo in Campania dove il partito è passato in mano ai vecchi della ‘vecchia’ Democrazia Cristiana e dove regna solo la gestione del potere e non delle compentenze. E conoscendo i personaggi politici che primeggiano nella ns Regione, Provincia e Comune… spero ke il tuo pensiero sia propositivo per una svolta risolutiva affinché i valori della sinistra (quelli elencati precedentemente) siano il fulcro per una ripresa sociale, politica ed economica del paese.

        • Non a caso ho citato l’intervento di Rossi che parla di un certo malessere e squallore interno al Pd. emerso con l’inchiesta “Mafia Capitale”che può contagiare tutte quelle realtà in cui il tessuto democratico è debole. Apprezzo molto le sue parole perché non si limita all’analisi ma prospetta anche rimedi.

  2. In questo post mi deludi. Sembri anche tu appartenere al mondo giornalistico filo governativo. Su cento parole 99 per il PD, 1 per il resto, e come tu puoi insegnarmi, in bene o in male, l’ importante è scrivere per qualcuno.

  3. Caro Michele, ieri parlando, dicevi che il mio essere legato ad un personaggio publico era molto adolescenziale. Preciso che le mie critiche più attente vanno proprio a quei personaggi che io stimo e dai quali mi aspetto molto.

  4. ll Movimento 5 Stelle, nonostante un preoccupante calo, è rimasto, dopo le consultazioni regionali, comunque la seconda forza politica italiana. Si è subito ripreso, però, visti i lusinghieri risultati ottenuti nelle amministrative siciliane. Ho l’impressione, visto che non ne parli nel tuo articolo, che non consideri i rappresentanti di questo Movimento ancora pronti per essere una reale alternativa sia nella nostra Città che a livello nazionale. Mi sbaglio?

    • No credimi, son impaziente di vederli all’opera, di misurarsi quotidianamente con le difficoltà e responsabilità del governo cittadino. Osserverò attentamente e darò a Cesare ciò che è di Cesare.Ciao.

  5. Michele si onesto, tu non menzioni mai i pentastellati, perchè come tutta l’ informazione filogovernativa nazionale e non, per un obbiettivo ben preciso, non dare visibilità alle loro idee.

    • Non è così, basta dare uno sguardo fugace ai miei diversi articoli di politica. Consentimi di dire poi che un limite dei pentastellati è proprio quello di vedere nemici e manovre di oscuramento o sabotaggio da ogni parte.

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