Il labile confine tra ambizione e arrivismo

Spesso nel nostro lavoro quotidiano e in politica facciamo fatica a distinguere tra l’ambizioso e l’arrivista. Il primo vuol essere l’autore, lo sceneggiatore, il protagonista della sua esistenza con lealtà e rispetto l43-roberto-speranza-riquadro-150414213038_mediumverso gli altri. Il secondo calpesta tutto e tutti pur di raggiungere un obiettivo o traguardo personale. Chi al momento sembra incamminarsi sulla via della sana ambizione, è

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L’importante è fare o fare bene?

L’arte del governare presuppone scegliere la strada da seguire e anticipare i benefici che ne possono scaturire per la maggior parte possibile di cittadini. Se, dunque, è riprovevole colui che per paura, tornaconto personale o incapacità non muove alcun passo, chi invece decide di incamminarsi sulla via degli interessi collettivi, lungo il tragitto ogni tanto deve volgere lo sguardo indietro per assicurarsi che alla meta arrivino la maggior parte dei compagni di viaggio. Non sembra aver fatto una valutazione del genere l’energico e ambizioso ragazzo fiorentino

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In politica assai spesso non vale l’idea, ma ciò che la gente vuol sentirsi dire

Ieri pomeriggio durante un break di 10 minuti, avevo voglia di saziare la mia fame di aforismi, frasi particolari, citazioni e inizio ad effettuare una serie di ricerche su internet. Apro diversi link , scorro alcune pagine e a un certo punto la mia attenzione è letteralmente catturata da una frase di un anonimo: “Dì al tuo gruppo ciò che ha bisogno di sentirsi dire e non ciò che pensi voglia sentirsi dire”. “ Che pag.-16-il-debutto-di-matteo-renzimeraviglia- penso

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Avanzano i caporali, arretrano le idee

A 5 anni trascorrevo intere giornate in compagnia di mio nonno che faceva il bidello in una sezione di partito ove ho avuto la fortuna di conoscere giovani personaggi poi divenuti leader del partito e figure di primo piano delle istituzioni, l’entusiasmo e la gioia negli occhi e nelle mani di ognuno per l’organizzazione della festa di partito, l’euforia e i caroselli per la vittoria alle comunali, la delusione e il pianto per la disfatta elettorale imprevista e tanti modi di dire, aneddoti, frasi. Ricordo che tra i detti che più mi incuriosiva perché non riuscivo a comprenderne il senso c’era:” In politica ciò che vale oggi, non vale domani”. Per anni e anni mi son chiesto cosa volesse dire e solo intorno agli anni della maturità son riuscito più o meno ad afferrarne il significato: se un politico assume un impegno o dà la parola oggi, non necessariamente varrà il giorno dopo. Ed in effetti, crescendo ho constato che quelle parole avevano un loro fondamento. Come diceva, Eduardo De filippo, però, “nella vita gli esami non finiscono mai” e alla mia

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E’ il momento della scelta

Non bisogna avere una particolare conoscenza della politica, ma solo un po’ di memoria per constatare che nell’ultimo ventennio assai spesso il colore del governo è stato dissimile dalla maggior parte delle regioni e amministrazioni locali. E quasi sempre ad incidere su questa controtendenza più che i fatti e le vicende locali è stata, con mia enorme e positiva sorpresa, una precisa volontà degli elettori di non mettere nelle mani di uno solo partito o coalizione il potere centrale e periferico. Qualcuno che aveva intelligenza e scaltrezza da vendere, ma non fu abbastanza abile da comprendere questa sorta di argine democratico e contrappeso al potere della maggioranza, fu Massimo D’Alema e

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